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Effetto primarie sondaggio Swg: Pd al 21,1% supera il Movimento 5 Stelle

I grillini al 21% meno 12 punti rispetto alle politiche del 2018. Domenica si vota per le regionali in Basilicata: avanti il candidato di centrodestra, due punti sopra quello di centrosinistra. Zingaretti: «dateci fiducia»

20 Marzo 2019, 14:49

12 Dicembre 2025, 12:00

Effetto primarie sondaggio Swg: Pd al 21,1% supera il Movimento 5 Stelle

La spinta delle primarie sembra non essersi ancora esaurita: secondo il sondaggio settimanale Swg per La7, il Partito democratico del neosegretario Nicola Zingaretti sorpassa il Movimento 5 Stelle. Con un + 0,8% in una settimana, il Pd raggiunge infatti il 21,1%, mentre i 5 Stelle si fermano al 21%, con uno speculare - 0,8% rispetto a sette giorni fa. Il calo più significativo per i 5 Stelle, tuttavia, è quello che si registra dal 4 marzo scorso, quando le urne li avevano collocati al 33%. Secondo Swg, la Lega resta saldamente la prima forza e guadagna due decimi di punto attestandosi al 33,9. Forza Italia cede lo 0,3% ed è all’8,3%, Fdi guadagna lo 0,3% ed è al 4,4%.

Per i 5 Stelle questa potrebbe essere l’ennesima settimana di batoste elettorali: domenica, infatti, si voterà in Basilicata per eleggere il Consiglio regionale. Storico feudo del centrosinistra da 25 anni, la Basilicata potrebbe essere la terza regione consecutiva a finire alla Lega. I sondaggi locali, infatti, indicano il generale della Guardia di Finanza, Vito Bardi ( sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia) in testa al 28,6%, il candidato di centrosinistra Carlo Trerotola sotto di due punti con il 26,1% e terzo fanalino di coda il candidato dei 5 Stelle, Antonio Mattia, dato al 16,5%.

Se i risultati delle previsioni fossero confermati, si tratterebbe dell’ennesimo tonfo dei Cinque stelle a livello locale, in una regione dove alle scorse politiche il movimento si era assestato addirittura al 44,3%.

Ben consapevole della situazione e, sulla scia positiva dei sondaggi nazionali, Zingaretti prova a irrompere nella campagna elettorale in Basilicata, intervenendo a Potenza a sostegno del candidato presentato non senza difficoltà dal centrosinistra unito: «Il vero pericolo è che anche la Basilicata cada nelle mani di chi usa e sfrutta le persone per chiedere voti ma poi le penalizza e le umilia con le politiche che stiamo vedendo» e poi chiede agli elettori di «dare un segnale di fiducia come quello che è avvenuto ai gazebo dell’altra domenica. Datemi fiducia, tutto cambierà. Non ho bacchette magiche, ho la passione e la voglia di cambiare questo Paese».