Scende al 6% a luglio 2025 il tasso di disoccupazione in Italia, in ribasso dello 0,3% rispetto a giugno. È il dato diffuso dall’Istat, che registra un saldo positivo di 13mila occupati su mese e di 218mila su anno, con il numero complessivo di lavoratori salito a 24 milioni 217mila unità. A migliorare è anche la disoccupazione giovanile, scesa al 18,7%.

La composizione del lavoro

L’Istat evidenzia l’aumento dei dipendenti permanenti (16 milioni 448mila) e di quelli a termine (2 milioni 567mila), mentre calano gli autonomi (5 milioni 202mila). L’aumento occupazionale riguarda soprattutto uomini, dipendenti, giovani tra i 15 e i 24 anni e la fascia 35-49. In calo invece il numero di lavoratrici, autonomi e altre classi d’età. Il tasso di occupazione cresce al 62,8%, mentre diminuisce del 4,6% il numero delle persone in cerca di lavoro (-74mila unità). Al contrario, gli inattivi tra i 15 e i 64 anni crescono dello 0,2% (+30mila unità), con un tasso di inattività al 33,2%.

I dati annuali

Su base annua l’Istat certifica un incremento dello 0,9%: +218mila occupati rispetto a luglio 2024. In calo del 6,9% le persone in cerca di lavoro (-114mila) e dello 0,7% gli inattivi (-81mila). Soddisfatta la ministra del Lavoro Elvira Calderone, che parla di «trend positivo che continua» e sottolinea come la maggior parte dei nuovi posti sia a tempo indeterminato. Ottimista anche Confcommercio, che definisce il mercato del lavoro «tra gli ambiti più solidi della nostra economia». Nonostante le incertezze, la tendenza «rappresenta la chiave per una possibile ripresa dei consumi e un miglioramento dell’economia».