Caro Direttore,
Ho alle spalle una lunghissima storia di militanza politica. Da un un po’ ho l’impressione che si tratti di una zavorra, visto che non riesco a essere tuttora indifferente a quanto avviene, in particolare nella mia regione, la Campania, e nello schieramento politico di cui ho sempre fatto parte, il centrodestra.
Ho avuto, certo, la fortuna di trovarmi, da consigliere comunale a Napoli, in un tempo in cui la politica vantava figure straordinarie, sia nel mio campo, la destra, allora all’opposizione, sia tra gli avversari. Basti pensare che, mentre Giorgio Almirante era il leader del Msi, Maurizio Valenzi era sindaco e, nella “Sala dei Baroni”, storica sede dell’assemblea cittadina, discuteva con Gerardo Chiaromonte, Giuseppe Galasso, Marco Pannella.
In realtà quello spirito, quella consapevolezza che governare Napoli e la Campania costituisse una responsabilità e un onore straordinari si sono mantenuti anche con la nascita del moderno centrodestra, ad opera di Silvio Berlusconi: il Cavaliere seppe intuire l’importanza ma anche il fascino di un impegno a Napoli e per la Campania. Fu lui a volere che il “famoso” G7 del 1994, un’occasione che, come sappiamo, è stata importantissima per la città, nella fase del primo mandato di Antonio Bassolino, si tenesse appunto a Napoli. Sempre da noi, sulle rive del Golfo, Berlusconi riunì il primo Consiglio dei ministri dopo il ritorno a Palazzo Chigi nel 2008: un gesto per manifestare il proprio impegno a superare l’emergenza rifiuti, che aveva messo in ginocchio tutta la regione.
Ma oggi tutti questi ricordi si dissolvono nella delusione: la destra sembra aver rinunciato a impegnarsi nella sfida per Napoli. Dà per perse le prossime Regionali. Mi chiedo perché una leader brillante e capace di guardare lontano qual è Giorgia Meloni non riesca invece a credere che il suo schieramento politico può accettare e vincere una grande sfida, per costruire una nuova storia politica e interpretare il futuro che, per Napoli e la Campania, può essere persino più ricco, prospero e vitale delle “epoche” di cui ho parlato finora.
Io penso che qui ci siano tutte le condizioni per scrivere una pagina nuova, e rafforzare il legame fra Giorgia Meloni e Napoli. Questa città sarebbe sicuramente pronta a saldare, con la presidente del Consiglio un patto vero, forte, e a guardare insieme con lei a un futuro davvero diverso per la città. Napoli, la Campania, non sono una scommessa semplice. Ma questa terra, quando riconosce la vera politica, ti ricambia con un’energia incredibile. Si tratta solo di crederci, di non darsi per vinti in partenza. Questo, Napoli e la Campania non lo meriterebbero.
Confido che Meloni e il centrodestra nazionale troveranno la forza per dare un’opportunità ai napoletani, per ridisegnare un progetto politico ambizioso. Basta poco, per l’energia di questa città e di questa regione. Basta crederci.

*Già parlamentare, presidente di “Polo Sud”