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«E ora pensiamo al 2050!». Beppe Grillo usa poche parole a corredo della foto che posta su Facebook, in cui il garante e il quasi presidente M5S Giuseppe Conte vengono ritratti rilassati e sorridenti in un ristorante di Marina di Bibbona. È lo scatto che da tempo la base parlamentare attendeva per tirare un sospiro di sollievo. Il Movimento 5 Stelle, forse, può ripartire da questo fotogramma. Ora tutti attendono solo l’ufficializzazione dell’accordo tra i due con la pubblicazione del nuovo Statuto sul sito del Movimento. Toccherà agli iscritti esprimersi entro quindici giorni, poi il nuovo corso potrà partire. «Bisogna sempre guardare avanti con fiducia, ragionando da squadra e pensando all’intera collettività», commenta Luigi Di Maio, protagonista della madiazione tra i due leader, rilanciando la fotografia sui social. «Non è sempre necessario scegliere tra due parti, è invece importante agire pensando all’unità, per costruire e rafforzarsi. Con impegno, dialogo e mediazione si può raggiungere sempre la migliore soluzione per tutti. Avanti», aggiunge il ministro degli Esteri, che anche nei momenti di maggiore tensione, quando li strappo sembrava insanabile, lavorava nel silenzio più assoluto per trovare una sintesi apparentemente impossibile. La paura di sbriciolarsi ha però convinto Grillo e Conte a deporre le armi e ricucire, dividendosi poteri e competenze senza per una convivenza pacifica. «Questa è l’immagine che in tanti aspettavamo. Comincia una nuova era forte del suo passato e fiera del suo futuro. Insieme, uniti, più forti che mai», scrive Paola Taverna, felice per il pericolo scampato. E soddisfazione traspare anche dalle parole del ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, tra i sette saggi (insieme a Di Maio) nominati dal fondatore per cercare un compromesso. «Dobbiamo ringraziare Beppe e Giuseppe, ma anche tutte le persone che vogliono bene al MoVimento, le migliaia di attivisti, i portavoce», commenta il ministro molto vicino all’avvocato. «Sono tutte queste persone il vero comitato dei saggi del Movimento 5 Stelle, una comunità che in molti vorrebbero cancellare, ma che da ogni crisi esce più forte di prima. E sarà così anche questa volta». Sempre che qualcosa non vada storto all’ultimo minuto.