Matteo Salvini continua a vestire i panni del kingmaker nella partita del Quirinale. Nella quinta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica il centrodestra punta sulla presidente del Senato, Elisabetta Casellati. «Una donna delle istituzioni al Quirinale. Un onore proporla», spiega il leader della Lega in un post. È il momento che si «verifichino i numeri in aula si ponga fine a questa cosa incomprensibile del non voto e delle schede bianche. Il centrodestra dia un prova di compattezza. L’avessimo fatto prima la situazione sarebbe già sbloccata ma sono contenta si sia arrivati a questa decisione», aggiunge Giorgia Meloni al termine del vertice del centrodestra. Quella su Elisabetta Casellati, dice, «donna e presidente del Senato» è un’apertura «su una candidatura meno politicizzata e più istituzionale. I veti sarebbero incomprensibili». Poco dopo arriva anche l'appello di Silvio Berlusconi a tutti i grandi elettori di qualsiasi schieramento: «Sostenere la Casellati. Dobbiamo assolutamente porre fine all’attuale spettacolo indecoroso che la politica sta dando di sé agli italiani e che l’opinione pubblica non riesce più a capire e a tollerare». In un post su Facebook aggiunge, il leader di Fi aggiunge: «Ringrazio di cuore tutti i Parlamentari che daranno seguito a questo mio appello e mi auguro che finalmente il Parlamento possa dare un segnale di responsabilità e di adeguatezza al ruolo che la Costituzione gli assegna. Lo spero davvero». Intanto i grandi elettori di Pd e Leu, come quelli del M5S e Italia Viva, non partecipano al voto nel corso della prima chiama della quinta votazione per il Quirinale. In attesa che si prenda una decisione sulla seconda, infatti, i senatori Pd e Leu non stanno rispondendo all’appello. Finora l'impressione è che, dal centrodestra «abbiano voluto solo dividerci», ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, entrando stamattina alla Camera. Il segretario dem, parlando con i cronisti, ha espresso «delusione per questo metodo» e ha aggiunto: «Mi sto chiedendo se ho fatto bene a fidarmi, Siamo stati portati in giro per tre giorni».

Al via la quinta votazione

Da oggi doppia seduta per l’elezione del presidente della Repubblica. Lo hanno deciso le conferenze congiunte dei capigruppo di Senato e Camera, insieme ai rispettivi presidenti, che si sono riunite a Montecitorio. Oggi, quindi ci saranno la quinta e la sesta votazione, che si svolgerà alle 17. La conclusione dei lavori è prevista entro le 15,30 per consentire la sanificazione dell’aula e ricambio dell’aria. Quindi, se la seduta dovesse protrarsi, slitterebbe anche l’inizio della seduta pomeridiana. Da domani l’inizio delle votazioni è fissato alle 9,30 e alle 16,30.