Gli attori sono sempre quelli: Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, ma la coalizione cmabiarà nome: non più centrodestra ma qualcosa di nuovo, di diverso da lanciare sul mercato della politica.

Insomma, Matteo Salvini si prepara a lanciare il suo progetto politico per una nuova coalizione, che «superi» gli schemi della vecchia coalizione e abbia come parola d’ordine: «allargare». Il battesimo, in pompa magna, è atteso tra una settimana, in piazza San Giovanni, a Roma, nel giorno stesso in cui Matteo Renzi ha fissato il tradizionale ritrovo alla Leopolda che quest’anno ha il senso di “congresso fondativo” della sua nuova formazione, Italia viva.

A meno di 300 chilometri di distanza da Firenze, nella capitale, il segretario leghista punta a riempire la piazza storica della sinistra ( dove si tennero i funerali di Enrico Berlinguer e, ogni anno, si svolge il “concertone” del Primo maggio, organizzato dai sindacati). La manifestazione convocata a settembre, in segno di protesta, a ridosso della formazione del governo giallorosso - ha assunto, nelle settimane, un significato diverso. Non sarà un evento “contro”, spiegano nella Lega, ma l’atto fondativo di un nuovo progetto politico di allargamento della coalizione a nuove forze, come le formazioni civiche di Giovanni Toti. Allargare e includere attorno alla leadership di Salvini, che si attende dall’appuntamento la legittimazione della piazza. Come già fece Berlusconi, nel 2006 e nel 2010, “scippando” San Giovanni alla sinistra, con i due più grandi eventi pubblici mai organizzati dal centrodestra.

Una coalizione che si ricompatterà sabato 19 attorno alla figura di Salvini e sotto lo slogan “Orgoglio italiano”, con i colori del Tricolore.

Presenti sul palco Giorgia Meloni e una delegazione ai massimi livelli di Forza Italia. Assente Berlusconi, l’intervento dal palco dovrebbe essere affidato proprio ad Antonio Tajani.