Roma, 7 nov. (Labitalia) - "Prenotazioni? Siamo assolutamente in linea con il 2019, si presenta davanti a noi un'ottima stagione invernale. E questo è un primo dato importante. E' un dato che riguarda sia gli italiani che i turisti esteri. Soprattutto il mercato inglese, tedesco e gli altri Paesi del Nord Europa. Con una tendenza dei turisti esteri a mantenere la vacanza invernale sui 7 giorni, mentre gli italiani tendono a ridurre la permanenza intorno ai 4-5 giorni". Così, con Adnkronos/Labitalia, Graziano Debellini, presidente di Th Resorts, leader nell'accoglienza in montagna in Italia, traccia un primo bilancio dell'andamento delle prenotazioni delle strutture del Gruppo in vista della prossima stagione invernale sulla neve nelle principali località di montagna del Belpaese. "Questa tendenza -aggiunge Debellini- si può interpretare con il fatto che tra le vacanze quella sulla neve è la più dispendiosa a livello economico perchè comprende diverse spese, non solo quella legata alla permanenza nelle strutture alberghiere", aggiunge. E il caro energia aleggia anche sulle vacanze sulla neve. "Dai principali impianti di sciistici e di risalita di Courmayeur, Sestriere e Madonna di Campiglio ci arrivano notizie rassicuranti. La stessa cosa non avviene dagli impianti più piccoli di località meno note: da lì ci arrivano segnalazioni di difficoltà e non è un allarme di poco conto. D'altronde, gli impianti più grandi hanno anche capacità finanziarie che permettono loro di affrontare difficoltà come quelle di questi mesi legati all'aumento dei costi energetici", spiega Debellini. Il boom del costo delle bollette avrà i suoi effetti. "Il tema dei rincari energetici è ancora sul tappeto. Noi ci auguriamo che i costi diminuiscano e non aumentino ancora. Noi intanto, come Th, abbiamo dovuto aumentare del 10% le nostre tariffe. E questo non va a coprire interamente quelli che sono gli aumenti energetici ma è solo un modo, ci auguriamo, per potere ridurre l'impatto negativo di questa situazione", spiega Debellini. Ma per il presidente del Th Resorts serve un sostegno al comparto che vada oltre il contrasto al caro energia. "In questi giorni i dati del Pil hanno certificato che nel terzo trimestre la nostra economia è stata trainata dal turismo. I dati sono stati pubblicati e commentati da tutti ma questo non ha comportato nessuna particolare attenzione per il settore. Restiamo sempre la Cenerentola, solo interventi spot e mai nessuna azione organica. Il contrario di quanto succede nei nostri Paesi competitor dove il turismo è aiutato in tutti i modi", sottolinea Debellini. Secondo Debellini, "tra quello che il turismo rappresenta e cioè il 14% del Pil e il 17% dell'occupazione e quelli che sono gli interventi per il settore c'è un gap incredibile che non è presente in nessuno dei nostri Paesi competitor", aggiunge amaro. Serve un sostegno forte subito per il turismo. "La conferma del ministero del Turismo nel nuovo governo è certamente una notizia positiva e importante. Ci aspettiamo di potere incontrare il ministro Santanchè prima possibile e che venga organizzato un incontro con le principali organizzazioni del settore. Noi ci aspettiamo che il peso politico del turismo venga riconosciuto: è una questione urgente non solo per noi ma per lo sviluppo dell'intero Paese", conclude.