Massimo Cacciari analizza la gestione del Pd sul caso Qatargate, spiega che la questione «di certo non riguarda solo il Pd o la sinistra» e che «la questione morale rimarrà, perché i mascalzoni e i ladri esisteranno sempre, ma sarebbe ora che i dem comincino a parlare di politica, di amministrazione, di governo». Il vero guaio per il Nazareno, insiste, è che «l’opinione pubblica non distingue tra Articolo 1 e Pd».

Professor Cacciari, pensa che il Pd stia sbagliando la gestione del cosiddetto Qatargate, che coinvolge esponenti politici solo di lato riconducibili al Pd?

Diciamo che sono esponenti politici “inventati” da quella parte politica, e su questo non c’è dubbio. Al tempo stesso, però, è anche vero che alcuni hanno una storia così antica, e un’esperienza politica così travagliata, a partire da Pierantonio Panzeri, che con il Pd c’entrano ormai poco. Il problema vero per i dem è che l’opinione pubblica non distingue tra articolo 1 e Pd. Considera tutti come “sinistra” e vede che questi personaggi appartengono o appartenevano al gruppo dei Socialisti e democratici a Strasburgo. Il resto conta poco, e questo è un grosso guaio per i dem.

Crede che la vicenda possa avere delle ricadute politiche per il Pd, nel pieno della corsa alla segreteria e a pochi mesi da elezioni decisive in Lazio e Lombardia?

Non so cosa dicono i sondaggi ma temo che ci saranno effetti catastrofici per l’immagine del Pd. D’altronde, sarebbe anche sciocco da parte del Pd far finta che qualcuno possa distinguere tra i dem e quelli di Articolo 1.

Visto che tra le altre cose si sono presentati anche insieme alla elezioni. Se in casa hai uno che ruba, è chiaro che questo rovina la tua immagine politica. Poi è chiaro che se fosse stato coinvolto, ad esempio, Enrico Letta, sarebbe stato tutto diverso, così come lo fu quando arrivano gli avvisi di garanzia a Bettino Craxi. Ma anche in quel caso il disastro che coinvolgeva Psi e Dc era già avvenuto.

Cosa rischia ora il partito, che è in calo nei sondaggi e che viene tirato per la giacca a sinistra dal Movimento 5 Stelle e al centro dal terzo polo?

Beh, diciamo che quella di cui stiamo parlando sembra una questione abbastanza importante. Poi se si vuol ragionare oltre i fatti contestati, occorre sottolineare che un paese non va in malore per pochi farabutti. Certo invece il partito rischia ma penso che la dirigenza ne abbia consapevolezza.

Questa questione avrà conseguenze fortissime anche dal punto di vista elettorale, di sicuro non gli farà bene ma potrebbe addirittura fargli malissimo. Ne potrebbero beneficare un po’ sia il Movimento 5 Stelle che il Terzo polo. Non certo le destre o la Meloni. Il problema del Pd è di strategia politica, gli è capitata una tegola sulla testa, è vero, ma non è che prima navigavano nell’oro. Il Qatargate sta semplicemente allungando l’agonia.

Non crede che il Pd abbia un atteggiamento masochista, ad esempio nel momento in cui sospende un suo esponente, l’europarlamentare Andrea Cozzolino, che non è nemmeno indagato?

È sempre stato così, da Tangentopoli in poi. Li hanno beccati con le valigie piene di soldi, mi sembra talmente palese la corruzione che c’è poco da parlare di giustizialismo o di masochismo. Bisognerà aspettare le sentenze, questo è chiaro, ma il giudizio politico è sotto gli occhi di tutti. La questione è strachiara e la dirigenza del partito cerca di difendersi come può, anche sospendendo suoi esponenti.

Ha citato il centrodestra: pensa ci sia un po’ di ipocrisia negli attacchi al Pd o è semplice dialettica politica?

Diciamo che in generale questa è la prassi, e in Italia viene accentuata ancora di più. Quando un partito o movimento politico si trova in una situazione di questo genere, gli altri gli si avventano contro come sciacalli. Tutto sommato, mi sembra che questa volta lo stiano facendo in maniera minore che in passato. D’altra parte la Lega ha avuto problemi simili nel recente passato, quindi cosa vuole che dicano…

Si parla molto di questione morale, visto che la sinistra per decenni ne ha fatto il suo cavallo di battaglia e che oggi sembra tornata necessaria. Che ne pensa?

Ma basta con la questione morale. La facciano finita. La questione morale rimarrà, perché i mascalzoni e i ladri esisteranno sempre, ma sarebbe ora che comincino a parlare di politica, di amministrazione, di governo. Ovviamente ci sono quelli che sono stati fuori dal giro magico del gruppo dirigente che da anni decide la candidature, promuove e bocca i nomi, e che ora stanno sparando a zero. Basta vedere le prime dichiarazioni di De Luca e Bonaccini. Tutti a dire che se ci fossero stati loro queste cose non sarebbero successe. Ma per favore, Non è niente di nuovo: tutte cose viste e riviste. Sono comportamenti normali della politica.

Una politica che è stata premiata dal denaro di Marocco e Qatar: perché hanno colpito una certa parte del Parlamento di Strasburgo?

Di certo non riguarda solo il Pd o la sinistra. Ora i riflettori sono puntati su questi personaggi, ma vicende simili coinvolgono tutti. In questo caso Marocco e Qatar hanno cercato appoggi tra i socialdemocratici perché potevano facilmente immaginare che le massime resistenze rispetto al mondiale in Qatar venissero proprio dalla sinistra europea. Con la destra e i filoamericani il problema non si poneva, visto che il Qatar è un alleato strettissimo degli Usa da anni. Quei voti, insomma, già li avevano, non c’era bisogno di comprarseli.