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GIUDICE MAGISTRATO FIRMA DOCUMENTI SENTENZA
La magistratura tunisina ha emesso una condanna durissima nei confronti di Taieb Rached, ex primo presidente della Corte di Cassazione, ritenuto al vertice di una rete corruttiva fondata su riciclaggio e operazioni finanziarie illecite. La sezione penale specializzata in reati di corruzione del Tribunale di primo grado di Tunisi ha disposto nei suoi confronti una pena di 30 anni di reclusione.
Il caso, reso noto dall’emittente “Mosaique FM”, riguarda un ampio procedimento giudiziario che ha coinvolto altri tre imputati. Tra questi figurano due uomini d’affari, Nejib Ben Ismail e Fethi Jenayeh, condannati rispettivamente a 27 e 30 anni di carcere. Un ulteriore magistrato, già destituito dalle funzioni, ha ricevuto una condanna a 20 anni di reclusione.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’inchiesta ha portato alla luce una fitta trama di associazione a delinquere, transazioni occulte, operazioni di riciclaggio, episodi di corruzione, oltre a fatti di falsificazione e utilizzo di documenti irregolari per occultare i flussi finanziari sospetti. Tutti gli imputati erano stati rinviati a giudizio in seguito a una valutazione approfondita della Corte d’Appello di Tunisi, che aveva confermato la consistenza del quadro accusatorio.


