Riceviamo e pubblichiamo la rettifica del senatore Roberto Scarpinato. In attesa di una eventuale controreplica del sottosegretario Francesco Paolo Sito, ci riserviamo di affrontare il delicatissimo tema degli “avvocati intercettati” sollevato dallo stesso senatore Scarpinato.

Gentile direttore, in un'intervista rilasciata al suo giornale, il viceministro alla Giustizia Sisto sostiene che io avrei elaborato o presentato una proposta di legge per consentire le intercettazioni senza limiti degli avvocati difensori. È una palese falsità. Non ho predisposto alcun testo del genere. È grave che un viceministro affermi simili falsità per tentare di screditare senatori che non condividono le politiche governative.

Non ho nemmeno mai sostenuto il principio che Sisto mi attribuisce. In commissione Giustizia al Senato, nel corso delle audizioni per l'indagine conoscitiva sulle intercettazioni, il professor Giorgio Spangher ha proposto di oscurare in campo nazionale i numeri di tutti gli avvocati, in modo da non rendere intercettabili le loro conversazioni con chiunque. In replica, io ho fatto notare che gli avvocati possono commettere reati in proprio, al di là del loro mandato professionale. Per esempio quello di riciclaggio o, come è accaduto, quello di traffico di stupefacenti o anche altri. Tra gli esempi ho anche fatto quello di un avvocato, poi arrestato, che nel suo studio organizzava summit con mafiosi che non erano suoi clienti.

Da chi ricopre un incarico così importante e delicato come quello assegnato a Sisto ci si attende ben altro livello di serietà e accuratezza. Anche dalla credibilità delle affermazioni si evince l'autorevolezza dell'azione politica di una persona. Cordiali saluti Roberto Scarpinato, senatore del Movimento 5 Stelle