PHOTO
Andrea Sempio accompagnato dai suoi avvocati alla Caserma dei Carabinieri Montebello per tes del dna in relazione al caso Garlasco
Sono ripartite le indagini sull'omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco. Un martello è stato recentemente ritrovato in un canale a Tromello, non lontano dal luogo del delitto, e potrebbe essere collegato all'arma del crimine. Tuttavia, la verità sull'oggetto utilizzato per uccidere la giovane donna rimane ancora incerta. E il giudice che assolse in primo grado Alberto Stasi ritiene che non sia quella l’arma del delitto.
A distanza di quasi 18 anni dal delitto, la Procura di Pavia ha avviato nuovi accertamenti sul caso, in cui Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l'omicidio di Chiara Poggi. Il martello trovato nel canale di Tromello, sebbene non sia stato identificato come l'arma del delitto, sarà sottoposto a ulteriori indagini per verificare eventuali tracce biologiche e per determinarne l'eventuale collegamento con il crimine.
Il padre della vittima, Giuseppe Poggi, aveva già fornito una descrizione dettagliata del martello che riteneva mancasse dalla villetta di via Pascoli, ma la perizia medico-legale non aveva escluso altre possibilità di armi, tra cui un martello da muratore o altri attrezzi da lavoro. A seguito del ritrovamento, le indagini si concentreranno sul confronto del martello con la descrizione fatta da Giuseppe Poggi e sugli accertamenti scientifici necessari.
Dna alle gemelle
Nel frattempo, è stato deciso che il DNA delle gemelle Paola e Stefania Cappa, cugine di Chiara Poggi, e di Marco Panzarasa, amico di Alberto Stasi, verrà acquisito nell'ambito dell'incidente probatorio. Le nuove indagini sono condotte con la supervisione della giudice per le indagini preliminari, Daniela Garlaschelli, che ha concesso 90 giorni per il deposito della consulenza dei periti.
Intanto l'avvocato della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, ha dichiarato che la famiglia non si oppone agli accertamenti, ma auspica che vengano letti insieme ai dati già raccolti in precedenza, per evitare che gli accertamenti risultino inutili.