Meta potrà utilizzare i contenuti pubblici di Facebook e Instagram degli utenti europei per addestrare la propria intelligenza artificiale. A stabilirlo è stata la Corte d’Appello Regionale Superiore di Colonia, che ha respinto il ricorso presentato dall’agenzia per la protezione dei consumatori del Nord Reno-Vestfalia, secondo cui il piano del colosso tecnologico violerebbe le norme Ue sulla protezione dei dati personali.

Secondo il tribunale, l’uso dei dati pubblici da parte di Meta – tra cui post, commenti e interazioni condivise da utenti adulti – è legittimo anche senza consenso esplicito, poiché risponde a uno scopo ritenuto valido e che non potrebbe essere raggiunto con strumenti meno invasivi.

A partire dal 27 maggio 2025, salvo opposizione attiva da parte dell’utente, i dati pubblici pubblicati sui social del gruppo saranno utilizzati per addestrare Meta AI, il sistema di intelligenza artificiale recentemente lanciato anche in Europa. Esclusi dal trattamento saranno i contenuti pubblicati da utenti minorenni.

In una nota diffusa in aprile, Meta ha dichiarato che il nuovo addestramento servirà a migliorare la comprensione di culture, lingue e contesti locali da parte della propria AI. Saranno incluse anche le interazioni dirette con Meta AI, come domande e richieste, che verranno analizzate per ottimizzare i modelli.