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CERIMONIA INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA LOMBARDIA DRAPPO TOGA TOGHE
“Legittimo impedimento. Un diritto per l’avvocatura”. È questo il titolo della tavola rotonda in programma il 15 maggio nella Sala Regina della Camera dei deputati, organizzato dal Consiglio nazionale forense. Un’occasione per riflettere anche su alcuni episodi che negli ultimi tempi hanno messo a rischio il diritto di difesa.
I lavori saranno aperti dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e dal presidente del Cnf, Francesco Greco. Interverranno i parlamentari Sergio Rastrelli (componente segretario della Commissione Giustizia del Senato), Erika Stefani (Commissione Giustizia del Senato), Maria Elena Boschi (Commissione Affari Costituzionali della Camera), Ada Lopreiato (Commissione Giustizia del Senato) e Lucia Secchi Tarugi ( coordinatrice Commissione Pari opportunità del Consiglio nazionale forense). Modererà Patrizia La Rosa (Commissione Pari opportunità del Cnf).
Sono previste inoltre le relazioni di Francesca Palma (Consigliera Cnf, componente della Commissione Pari opportunità), Aniello Cosimato (consigliere Cnf, componente della Commissione Pari opportunità) e Giovanni Stefanì (consigliere Cnf, componente Commissione Pari opportunità).
Francesco Greco, sottolinea la necessità di non intaccare il diritto di difesa. «Regolare il legittimo impedimento – afferma - costituisce un’esigenza che si inquadra, più in generale, nella disciplina del giusto processo. Troppo spesso accade che a fronte delle legittime e comprovate difficoltà del difensore a presenziare a una singola attività processuale, determinata da un impedimento che supera la sua volontà e la sua disponibilità, non venga disposto il differimento della trattazione dell’udienza, così recando pregiudizio alla parte che si trova sprovvista del difensore di fiducia. Occorre ricordare che nel processo il difensore è il procuratore della parte, alla quale la nostra Costituzione riconosce il diritto ad un processo giusto, garantito dall’assistenza tecnica dell’avvocato».
Da questi presupposti nasce l’iniziativa presso la Camera dei deputati. «Il Consiglio nazionale forense – commenta il presidente Greco -, promuove il convegno sul legittimo impedimento e su un diritto fondamentale per l’avvocatura, onde fare rilevare l’esigenza di una urgente regolazione dell’istituto, che rappresenta uno stadio di attuazione del diritto di difesa, riconosciuto a garantito dall’articolo 24 della Costituzione». Analogo il commento dell’avvocata Lucia Secchi Tarugi ( Cnf). «La nostra Costituzione – dice sancisce la difesa come diritto inviolabile, diritto di cui nel processo l’avvocato è soggetto indispensabile.
Eventuali eventi personali, che possono colpire l’avvocato, non devono produrre effetti negativi sulla posizione della parte. Per questo è necessaria la disciplina del legittimo impedimento nella professione forense, una norma di civiltà, che deve essere riconosciuta quale diritto per le avvocate e gli avvocati, affinché non siano ostacolati, nell’esercizio delle loro funzioni, da problemi di salute propri o dei familiari, o da cause di forza maggiore».
Secchi Tarugi si sofferma sulle recenti iniziative del Parlamento: «Il parere favorevole del Senato al Ddl n. 729/ 2024 ha suggerito, grazie alla disponibilità di esponenti di maggioranza e di opposizione e alla iniziativa del senatore Marco Silvestroni, a cui va il mio ringraziamento, l’opportunità di organizzare la tavola rotonda del 15 maggio, una iniziativa di incontro tra l’avvocatura e la politica, per riflettere insieme sull’argomento e individuare come garantire che eventuali eventi personali, che possono colpire l’avvocato, non producano effetti negativi non solo per eventuali profili di responsabilità professionale, ma anche per la tutela dei diritti della parte assistita. Particolarmente meritevole, in assenza di una normativa, è stata l’attività dei Comitati Pari opportunità presso gli Ordini degli Avvocati, che hanno predisposto i protocolli d’intesa siglati con tribunali e procure».