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I neo laureati potranno svolgere il previsto tirocinio anche presso le Corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado. È quanto prevede una delibera, approvata la scorsa settimana, del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt) che ha recepito una deliberazione delle Commissioni studi e riforme nonché Rapporti istituzionali ed Ordini professionali, presiedute dai togati Nicola Graziano e Carlo Fucci.
L’iniziativa nasce a seguito di numerose richieste pervenute in questi mesi alle Corti di giustizia tributaria da parte di Università, Istituti scolastici ed Ordini professionali, per l’inserimento di studenti e neo laureati in attività di tirocinio e per la formazione dei praticanti avvocati al fine di effettuare l’anno di pratica forense. Il tirocinio presso le Corti di giustizia tributaria consentirà, come si legge nella delibera «una maturazione di competenze professionali apprezzate e richieste nel mondo del lavoro» e «un miglioramento dell’attività» delle Corti stesse. Il Consiglio di presidenza ha quindi approvato un modello di convenzione, fissando anche dei criteri base a cui attenersi. Ad esempio, per quanto riguarda gli Ordini professionali sarà possibile il riconoscimento dei crediti formativi.
La platea dei tirocinanti si preannuncia quanto mai vasta. I tirocini saranno infatti consentiti ai laureati, ai laureandi, agli studenti di scuola secondaria superiore. Tra i laureandi potranno essere ammessi gli studenti che frequentino corsi in discipline giuridiche o in discipline economiche e tra i laureati coloro che hanno quindi conseguito una laurea in giurisprudenza o in discipline economiche.
Ai laureati, in particolare, potrà essere consentito lo svolgimento di compiti di ricerca ed ausilio ai magistrati nello studio delle vertenze e nella redazione dei provvedimenti giurisdizionali. Un po’ come avviene nella giustizia ordinaria con l’Ufficio per il processo. Nessun onere economico dovrà gravare sulle Corti di giustizia tributarie ospitanti.
Gli enti promotori e gli Ordini professionali potranno però partecipare al sostegno del progetto mettendo a disposizione somme da erogare ai tirocinanti quale rimborso forfettario delle spese. In caso di laureati che svolgano contemporaneamente l’attività di praticante professionista, dovranno obbligatoriamente astenersi dall’esercizio di attività professionale di assistenza, difesa e patrocinio dinnanzi alle Corti di giustizia tributarie per la intera durata del tirocinio. Le convenzioni con i soggetti promotori, infine, potranno essere sottoscritte solo previo nulla osta del Cpgt sia per ragioni di doveroso coordinamento. «La giustizia tributaria ha fatto breccia nel panorama giuridico del Paese. C’è da tempo grande interesse intorno a questa giurisdizione, soprattutto da parte dei giovani», ha sottolineato Carolina Lussana, presidente del Cpgt.