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LA SEDE DELLA CONSULTA
È un calendario fitto quello che attende la Corte costituzionale nella prossima settimana. Tra udienze pubbliche e camere di consiglio, i giudici saranno chiamati a esaminare temi di forte impatto politico, civile e istituzionale, che spaziano dal fine vita al terzo mandato presidenziale nelle province autonome.
Lunedì: immunità parlamentari e il caso De Bonis
Si parte lunedì con la Camera di consiglio a porte chiuse, dove la Consulta affronterà, tra gli altri, il conflitto di attribuzioni sollevato dal Senato contro il Tribunale di Matera. Il caso riguarda l’ex senatore Saverio De Bonis, accusato di diffamazione online. Il Parlamento contesta al tribunale lucano di non aver chiesto l’autorizzazione preventiva per procedere, come previsto dalle immunità parlamentari sancite dalla Costituzione.
Martedì: diritti sociali, giustizia e fine vita
Martedì sarà la giornata più densa, con tre questioni di rilievo nazionale. Il primo tema in discussione riguarda il congedo straordinario retribuito per assistere familiari con disabilità grave. La Corte di Cassazione, con un’ordinanza del 2 dicembre 2024, ha rimesso alla Consulta la legittimità della norma che esclude i conviventi di fatto non uniti civilmente o coniugati. Il quesito centrale: è compatibile con la Costituzione negare questo diritto a chi assiste un disabile senza essere legato da vincoli giuridici formali?
A seguire, i giudici dovranno valutare la legittimità dell’obbligo di aggravamento delle misure cautelari nei casi in cui non sia possibile applicare il braccialetto elettronico. Il Tribunale di Napoli ha sollevato la questione, definendo incostituzionale una previsione che, a suo giudizio, limita la libertà personale in modo automatico, senza margine di valutazione per il giudice.
Infine, sempre martedì, si discuterà la legge toscana sul fine vita (n.16 del 14 marzo 2025), impugnata dal Presidente del Consiglio dei ministri.
Il governo contesta alla Regione di aver ecceduto le proprie competenze legislative, intervenendo su materie penali e civili — come il diritto alla vita e all’integrità fisica — che rientrano invece nella competenza esclusiva dello Stato.
Mercoledì: autonomia e limiti del potere politico
La settimana si chiuderà con un’altra udienza di peso. Mercoledì, oltre a vari procedimenti riguardanti la Regione Puglia, la Consulta discuterà la legge della Provincia Autonoma di Trento che consente un terzo mandato consecutivo al presidente della Provincia. Il governo ha impugnato la norma, sostenendo che violi il principio generale dei due mandati previsto per i presidenti di Regione, alterando così i diritti politici di elettorato attivo e passivo e creando una disparità territoriale.
La Provincia di Trento, dal canto suo, rivendica la piena autonomia statutaria riconosciuta dallo Statuto speciale del Trentino-Alto Adige, sostenendo che la modifica rientra nelle proprie prerogative istituzionali.


