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La sede della procura di Brescia
La vicenda giudiziaria che coinvolge l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, ha vissuto questa mattina uno snodo significativo. Dopo giorni di tensioni pubbliche e scambi di comunicati, la Procura generale di Brescia ha ospitato un incontro definito «lungo, cordiale e trasparente» tra l’avvocato Domenico Aiello, difensore di Venditti, e il procuratore capo di Brescia, Francesco Prete. Al tavolo erano presenti anche il procuratore generale Guido Rispoli e l’avvocato generale Domenico Chiaro.
Un colloquio dopo tre annullamenti del Riesame sui sequestri
Il confronto arriva in un momento delicato dell’inchiesta, segnata da tre annullamenti consecutivi del Tribunale del Riesame che ha revocato i sequestri di pc e telefoni disposti nei confronti di Venditti, contestando alla Procura la mancanza dei requisiti minimi previsti dalla legge. Le decisioni dei giudici hanno imposto la restituzione dei dispositivi e dei dati estratti, aprendo un fronte di frizione con l’accusa anche sul piano delle comunicazioni pubbliche.
Aiello, da sempre critico sull’ampiezza delle ricerche digitali avviate dagli inquirenti, ha ribadito la necessità di rispettare i parametri fissati dalla Cassazione e dalla Cedu per evitare attività d’indagine “a strascico”, soprattutto in procedimenti molto delicati come quelli legati al cosiddetto “sistema Pavia” e all’archiviazione del 2017 relativa ad Andrea Sempio nel caso Garlasco.
Prete e Aiello: confronto “franco”, ruoli chiariti
Secondo quanto trapelato, l’incontro ha permesso alle parti di esporre senza filtri le rispettive valutazioni sulla gestione dei fascicoli e sulle prospettive investigative. Un chiarimento atteso, anche alla luce dell’escalation dei giorni scorsi, che aveva contribuito a irrigidire il clima.
Le fonti presenti parlano di un dialogo “franco e rispettoso”, utile a ristabilire un equilibrio istituzionale e a riportare la discussione all’interno dei binari processuali. Nessuna retromarcia sui nodi giuridici, ma una volontà comune di proseguire con toni più distesi.
Resta ancora aperto il doppio fronte investigativo: quello sul presunto sistema di favoritismi nella gestione delle pratiche in Procura a Pavia e quello sulla vicenda dell’archiviazione concessa ad Andrea Sempio nel delitto di Garlasco. Venditti è indagato per corruzione in atti giudiziari, mentre l’indagine ha coinvolto anche alcuni ex carabinieri della polizia giudiziaria pavese.


