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Incidente Probatorio in Questura per il caso dell’omicidio di Chiara Poggi Garlasco
Quello che mi ha raccontato Savu mi ha stupito, sbigottito e sbalordito. Nella sua versione la Bozzola ha un ruolo centrale nel delitto di Garlasco». A parlare è l’avvocato Francesco Grittini, difensore di Flavius Savu, il cittadino romeno di 43 anni detenuto nel carcere di Torre del Gallo di Pavia, dopo una lunga latitanza.
Savu, condannato nel 2018 a cinque anni di reclusione per un’estorsione a sfondo sessuale ai danni di don Gregorio Vitali, ex rettore del Santuario della Bozzola, avrebbe riferito al suo legale una nuova e dettagliata ricostruzione dei fatti collegati all’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007.
«L’ho interrogato duramente, ma la sua versione regge»
Grittini racconta di aver sottoposto il suo assistito a un vero e proprio interrogatorio incrociato, per testarne la credibilità. «Gli ho fatto domande serrate, quasi una cross examination per farlo cadere in contraddizione e valutare la tenuta del suo racconto – spiega – ma non ci sono riuscito. La sua narrazione è molto coerente, diversa da come me l’ero immaginata prima di incontrarlo».
Il legale, tuttavia, preferisce non entrare nei dettagli del racconto, «per rispetto della Procura di Pavia, che sta svolgendo le indagini e probabilmente lo vorrà sentire». Savu, spiega ancora Grittini, non ha ancora ricevuto alcuna convocazione formale dai magistrati che indagano sul filone legato ad Andrea Sempio, ma sarà comunque ascoltato come persona informata sui fatti. «In tal caso la mia presenza non sarà necessaria, anche se potrei essere presente se i magistrati lo riterranno opportuno», precisa l’avvocato.
I memoriali della famiglia Stefanescu
Il racconto di Savu si intreccia con quello della nipote Cleo Koludra Stefanescu, detenuta a Vigevano per omicidio, che a giugno aveva consegnato ai legali un memoriale in cui parlava di una ragazza coinvolta in uno scandalo di prostituzione e pedofilia legato al santuario della Bozzola. Nel testo, la donna ipotizzava che Chiara Poggi potesse aver scoperto qualcosa e per questo fosse stata eliminata come testimone scomoda.
Secondo Grittini, anche la Stefanescu avrebbe redatto un nuovo memoriale, di cui però non conosce ancora il contenuto: «Non me lo ha fatto leggere, lo ha indirizzato direttamente a una giornalista. In ogni caso, Savu è talmente meticoloso nella sua ricostruzione che ha perfino ripreso il nipote per alcune imprecisioni nel racconto».
Il difensore sottolinea che, in una fase in cui si stanno moltiplicando le ipotesi sulla riapertura del caso, nessuna pista può essere esclusa. «In un momento in cui si coltivano tante piste, è giusto esplorare anche questa – commenta Grittini – perché Savu è molto coerente nella sua ricostruzione». La procura di Pavia, che conduce gli accertamenti su Andrea Sempio e su eventuali nuovi riscontri legati al delitto di Chiara Poggi, valuterà nelle prossime settimane se e quando sentire Savu.