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Gabriel Natale-Hjorth e Finnegan Lee Elder imputati per l'omicidio di Mario Cerciello Rega
Sono passati sette mesi e mezzo da quella tarda serata del 15 marzo scorso durante la quale la prima sezione penale della Corte di Cassazione, ribaltando le aspettative dei più, annullò con rinvio la sentenza di appello che aveva condannato rispettivamente a 24 e 22 anni Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth in concorso per l’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, avvenuto il 26 luglio 2019. Ad oggi ancora non sono giunte le motivazioni di quella decisione.
Da quanto appreso da fonti di Piazza Cavour il relatore non avrebbe ancora consegnato la cosiddetta minuta, passaggio preliminare per la revisione conclusiva prima del deposito ufficiale. Se è vero che non esiste un termine perentorio, la prassi prevede che entro massimo novanta giorni si conoscano i motivi. Perché abbiamo deciso di sollevare il problema? Perché dal 27 luglio di quattro anni fa due giovani ragazzi stranieri si trovano in carcere: nessuno nega che le azioni che hanno commesso e le omissioni poste in essere – senza entrare nel dettaglio delle singole posizioni – non abbiano determinato la morte di un militare dell’Arma appena tornato dal viaggio di nozze. E che quella maledetta notte tutto è andato storto, a partire dalle azioni dei due americani fino alle condotte non regolari messe in atto da alcuni carabinieri.
Al momento, ad esempio, c’è stata una condanna in primo grado per un carabiniere accusato di misura di rigore non consentita dalla legge per il bendaggio di Christian Natale Hjorth nella caserma dove era stato tradotto. Tornando al tema dell’articolo, tuttavia, quando si tratta di provvedimenti che riguardano persone private della libertà personale, bisognerebbe tenerne conto riguardo i tempi di definizione delle motivazioni. Per Elder l’appello bis dovrà valutare la correttezza della applicazione delle circostanze aggravanti: avere ucciso un esponente delle forze dell’ordine e avere commesso il reato di omicidio per ottenere l’impunità dalla tentata estorsione relativa allo zainetto. Inoltre dovrà essere valutata la sussistenza del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Il tema centrale è quello se Elder avesse compreso di fronteggiare dei carabinieri o meno. Per Gabriele Natale Hjorth invece l’annullamento con rinvio riguarda l’accusa di concorso in omicidio, aspetto sempre contestato dalla difesa: il ragazzo non sapeva che Elder avesse un coltello e non si era reso conto della colluttazione tra l’amico e Cerciello Rega. Quindi, mentre per Elder l’omicidio è stato confermato e si dovranno rivalutare solo le aggravanti, per Natale potrebbe arrivare addirittura l’assoluzione. Quindi a maggior ragione occorrerebbe far andare avanti la macchina della giustizia. Anche perché dopo il deposito delle motivazioni, una nuova sezione della Corte di Appello dovrà fissare una nuova udienza. E se poi si andasse di nuovo in Cassazione? Non sarebbe la prima volta, come accaduto, ad esempio, nel caso della morte di Marco Vannini.
Se le motivazioni dovessero arrivare a breve, l’appello bis potrebbe essere celebrato anche entro la fine dell’anno. Siamo sempre nel campo delle ipotesi e bisogna tener conto dell’arretrato. Come relazionato a inizio anno dal Presidente Giuseppe Meliadò, le pendenze della Corte di appello di Roma (pari a circa 40.000 processi civili e del lavoro e a 50.000 processi penali), e che costituiscono da sole circa il 20% delle complessive pendenze civili e penali nazionali, trasformano il problema del numero dei processi della Corte capitolina in una questione giudiziaria nazionale, imponendo l’immediato aumento degli organici dell’ ufficio quale uno dei principali snodi del cambiamento dell’organizzazione giudiziaria italiana.
Ci chiediamo comunque il perché di questo ritardo. Partendo dal presupposto che nessuno vuole mettere fretta agli ermellini se questo significasse abbassare la qualità delle motivazioni, è comunque considerato da molti anomalo tutto questo tempo senza sapere nulla. Sappiamo che il relatore è magistrato molto scrupoloso, tanto è vero che la sua relazione sul caso durò circa due ore, cogliendo anche tutti gli aspetti che le difese avevano sollevato nei loro lunghi e dettagliati ricorsi. Forse non vuole lasciare nulla al caso e sta scrivendo una motivazione estremamente minuziosa?
Un’altra ipotesi è che anche in Cassazione abbiano dell’arretrato da smaltire. Infine che stia utilizzando un eccesso di prudenza considerato che lui è stato sempre il relatore della famosa sentenza 34895 del 2022 in materia di criminalità organizzata che il Governo Meloni ha voluto correggere, su sollecitazione della DNA, con un decreto legge perché ritenuta troppo garantista. I termini della custodia cautelare scadono a settembre dell’anno prossimo; tuttavia tutte le parti interessate, dagli avvocati dei ragazzi alle parti civili, sicuramente trepidano per conoscere come la Cassazione motiverà l’annullamento con rinvio. Le strade, sostanzialmente sono due: una motivazione che fissi dei paletti, a cui il nuovo giudice dovrà attenersi, per valutare pure le prove in un certo modo; un’altra motivazione che dica che la sentenza di appello fondamentalmente è scritta male e che va riscritta ma arrivando alle stesse conclusioni della condanna. E questo ovviamente andrebbe a sfavore della difesa.