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Giancarlo Pittelli, avvocato penalista del foro di Catanzaro, imputato nel processo "Rinascita Scott"
Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare, revocando la misura degli arresti domiciliari, nei confronti dell'avvocato ed ex parlamentare di FI Giancarlo Pittelli, indagato per bancarotta fraudolenta patrimoniale nell'ambito di un'inchiesta della procura del capoluogo calabrese eseguita dalla Guardia di Finanza. Lo hanno reso noto i suoi legali.
L’uomo era stato arrestato lo scorso 24 novembre, solo tre giorni dopo essere stato condannato, al termine del processo di primo grado Rinascita-Scott, a 11 anni di carcere, per concorso esterno in associazione mafiosa. I difensori, Astolfo di Amato, Salvatore Staiano e Guido Contestabile, è scritto in una nota, «hanno dimostrato come a fronte di ammanchi significativi operati da un terzo di cui l'indagine si è completamente disinteressata, l'avvocato Pittelli si sia prodigato per ripianare il passivo, saldando alcuni creditori più urgenti. Avrebbe pagato anche la Regione Calabria (per un finanziamento finito nelle tasche del terzo) se non fosse stato arrestato nell'ambito dell'operazione Rinascita-Scott. Donde il fallimento su richiesta della Procura e non del creditore e le contestazioni di bancarotta».
In sostanza, hanno sostenuto i legali, «l'intera vicenda restituisce la figura dell'indagato come soggetto che non ha intascato un solo euro e si è limitato a pagare dei debiti (non suoi) per evitare il fallimento». I difensori hanno quindi manifestato «grande soddisfazione per il risultato ottenuto e auspicano che l'avvocato Pittelli non sia più privato ingiustamente della libertà personale». In attesa di conoscere le motivazioni del Riesame, sappiamo che gli avvocati nel loro ricorso hanno sollevato diversi punti, primo tra tutti l’utilizzabilità di alcune intercettazioni. Quelle acquisite nel procedimento per bancarotta sono rinvenienti dal procedimento Rinascita–Scott. Occorre «verificare se ed in che misura il materiale captativo sia utilizzabile o se non piuttosto si possa invocare il divieto di utilizzazione richiamando i noti contenuti della SS.UU. Cavallo».
In merito alle esigenze cautelare i difensori hanno aggiunto che «la valutazione prognostica va effettuata con riferimento alla personalità dell’indagato (cui la sorte ha voltato le spalle dopo decenni di lustro forense e parlamentare) che è e resta un incensurato e al contesto socio ambientale in cui la pretesa condotta si è realizzata. E il contesto in questione è quello catanzarese. Con queste premesse teorizzare in termini di concretezza “occasioni prossime favorevoli” alla commissione del reato è circostanza completamente irrealizzabile».