Un red carpet bagnato dalla pioggia, l’ironia di Emanuela Fanelli e un messaggio firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno inaugurato ufficialmente la 82ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Il messaggio del Presidente

Il Capo dello Stato ha voluto ribadire il ruolo centrale del cinema nella cultura italiana: «Il cinema è parte essenziale e irrinunziabile della cultura italiana, ne esprime nel mondo il genio, trasmette e consolida bellezza, speranza e valori». Mattarella, con tono ironico, ha anche risposto alla richiesta di Fanelli di affiancarla sul palco: «Anche per fare soltanto la comparsa occorrono talento, attitudine ed esperienza. Non ci si improvvisa attori, tantomeno alla mia età».

L’apertura ufficiale

Sul palco dell’inaugurazione, Emanuela Fanelli ha condotto la serata con leggerezza: «È con questa faccia che Venezia ha deciso di aprire la kermesse, solo il tempo dirà se è stata una buona intuizione», ha detto ironizzando sul suo debutto.

Il film d’apertura è stato “La Grazia” di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo e Anna Ferzetti, affiancata sul red carpet dal marito Pierfrancesco Favino.

L’omaggio a Herzog e i grandi maestri

Momento clou della serata la consegna del Leone d’Oro alla carriera a Werner Herzog, regista tedesco celebrato da Francis Ford Coppola: «È un fenomeno che ha lavorato in tutti i settori del cinema, inventando categorie che ancora non hanno nome». Herzog, emozionato, ha commentato: «Ho sempre cercato di essere un buon soldato del cinema. Questo premio è una medaglia per il mio lavoro».

Le presenze e i ricordi

Il direttore della Mostra Alberto Barbera ha ricordato il lungo lavoro di selezione dei 65 film in concorso: «Il cinema è uno strumento eccezionale di conoscenza». In sala anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli e la sottosegretaria Lucia Borgonzoni.

Durante la serata sono stati resi omaggi a due figure simbolo del nostro cinema: Enrico Lucherini, storico press agent recentemente scomparso, e Andrea Camilleri, di cui ricorrono i cento anni dalla nascita.