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Rob Reiner
Hollywood sotto shock per una notizia drammatica: una leggenda del cinema, il regista di Harry ti presento Sally, è stato assassinato insieme alla moglie Michele Singer nella loro villa di Los Angeles. La polizia indaga per omicidio e, secondo quanto riferiscono i media statunitensi, sotto interrogatorio c’è il figlio Nick, 32 anni.
A trovare i corpi è stato un familiare. In un primo momento le autorità non avevano reso note le identità delle vittime, ma la famiglia ha poi confermato la tragedia con un comunicato ufficiale: «È con profondo dolore che annunciamo la tragica scomparsa di Michele e Rob Reiner. Abbiamo il cuore spezzato da questa improvvisa perdita e chiediamo privacy in questo momento incredibilmente difficile».
Il regista, 78 anni, e Singer, 68, erano sposati dal 1989. Dal matrimonio sono nati tre figli: Nick, Romy e Jake. Reiner aveva inoltre una figlia, Tracy, dal precedente matrimonio con Penny Marshall, attrice anche in uno dei suoi film più celebri.
Una carriera costellata di capolavori
Autore di alcune delle opere più amate del cinema americano, prima del successo planetario di Harry ti presento Sally aveva già firmato Stand by Me. A seguire sono arrivati titoli entrati nella storia come La storia fantastica, Misery non deve morire e Codice d'onore. Attore e doppiatore oltre che regista, aveva esordito dietro la macchina da presa nel 1971 con la serie tv La famiglia Partridge.
L’ipotesi investigativa
Secondo la rivista People, considerata una delle principali fonti di Hollywood, ad aver ucciso il regista e la moglie sarebbe stato “senza dubbio” il figlio Nick, ma al momento non esistono conferme ufficiali. Nick, anche lui attore, aveva raccontato in una lunga intervista proprio a People nel 2016 la sua lotta contro la tossicodipendenza iniziata a 15 anni, tra ricoveri in cliniche, vita di strada e un lungo allontanamento dalla famiglia. La sua esperienza era confluita nel film semi-autobiografico Being Charlie.
Il cordoglio di politica e cinema
La notizia ha suscitato reazioni immediate nel mondo della cultura e della politica americana. Tra le prime, l’ex presidente della Camera Nancy Pelosi, che su X ha scritto: «Difficile pensare a qualcuno più eccellente in ogni campo in cui si è cimentato».
Il governatore della California Gavin Newsom lo ha ricordato come «il genio dal cuore grande dietro a tante delle storie classiche che amiamo», mentre la sindaca di Los Angeles Karen Bass ha parlato di una «perdita devastante per la città e per il Paese».
Un messaggio di cordoglio è arrivato anche dall’ex vicepresidente Kamala Harris: «Erano cari amici. Rob ha amato profondamente il nostro Paese e ha combattuto per la democrazia americana».


