Proseguono le consultazioni per trovare un accordo che metta fine alla guerra in Ucraina, mentre sul paese continuano a piovere missili e droni. Dopo l’incontro di venerdì in Alaska con il presidente russo, Vladimir Putin, oggi il presidente Usa, Donald Trump riceve alla Casa Bianca il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, insieme ai leader europei, tra cui la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oltre alla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, e il segretario generale della Nato, Mark Rutte. «Un grande giorno alla Casa Bianca. Non abbiamo mai avuto così tanti leader europei qui contemporaneamente», ha scritto Trump sul suo social Truth, «Un grande onore per l’America!!! Vediamo quali saranno i risultati???». Di certo per il presidente Usa c’è che «Il presidente ucraino Zelensky può porre fine alla guerra con la Russia quasi immediatamente, se lo desidera, oppure può continuare a combattere». «Ricordate come è iniziato tutto», ha aggiunto Trump, «Non si può più tornare indietro con la Crimea data a Obama (12 anni fa, senza che venisse sparato un colpo!), e l’Ucraina non può entrare nella Nato. Certe cose non cambiano mai».

D’altra parte lo stesso presidente ucraino in un post pubblicato ieri su X auspica che il conflitto possa finire «in modo rapido e affidabile e duraturo». «Non come anni fa», ha spiegato Zelensky, «quando l’ Ucraina è stata costretta a rinunciare alla Crimea e a parte del nostro est e Putin ha usato questo semplicemente come trampolino di lancio per un nuovo attacco. O quando all’ Ucraina sono state date le cosiddette “garanzie di sicurezza” nel 1994 (contenute nel Memorandum di Budapest come contropartita offerta dalla Russia all’Ucraina per la cessione del suo arsenale nucleare ereditato dall’Urss, ndr), ma non hanno funzionato». Washington avrebbe offerto a Kiev garanzie di sicurezza sul modello dell’art.5 del Patto Atlantico. La proposta, secondo quanto riportato dalla presidente del Consiglio, sarebbe stata suggerita dall’Italia.

In vista dell’incontro lo staff della Casa Bianca ha chiesto all’entourage di Zelensky se il presidente ucraino indosserà un abito per l’occasione. La richiesta riporta alla memoria i momenti del primo incontro tra i due presidenti, avvenuto il 28 febbraio, quando Trump scherzò sull’abbigliamento militare di Zelensky, prima di aggredirlo in mondovisione con il supporto del vicepresidente, JD Vance, che sarà presente all’incontro di questa sera. «Questa volta indosserà un abito, ma lo stile rimane in chiave militare con la stessa simbologia: è il capo di uno Stato che è in guerra», ha detto Elvira Gasanova, che cura l’abbigliamento del presidente ucraino.

Prima d’essere ricevuto da Trump, in mattinata Zelensky ha incontrato l’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, Keith Kellogg. «La Russia può essere costretta alla pace solo attraverso la forza», ha scritto su X il presidente ucraino che ha poi ringraziato Kellogg «per l’incontro e per il lavoro congiunto con il nostro team. La Russia può essere costretta alla pace solo attraverso la forza, e il presidente Trump ha quella forza. Dobbiamo fare tutto nel modo giusto per far sì che la pace diventi realtà». Dopo Kellogg Zelensky ha partecipato a un «incontro preparatorio» con i leader europei e von der Leyen. «Dopo tre anni e mezzo in cui la Russia non dava alcun segnale di dialogo e pretendeva la capitolazione di Kiev», ha dichiarato Meloni prima del multilaterale, «oggi finalmente si aprono spiragli di dialogo perché c’è una situazione di stallo sul campo, costruita dal coraggio degli ucraini e dal sostegno unito che l’occidente ha garantito a nazione aggredita. L’unità dell’occidente è lo strumento che abbiamo per costruire pace e garantire giustizia: non ci sono soluzioni facili quando si tratta di fermare una guerra e costruire la pace dobbiamo esplorare tutte le soluzioni possibili».

Nonostante le trattative avanzino a passo spedito i russi non fermano gli attacchi: nella notte tra domenica e lunedì sono stati lanciati 4 missili e 140 droni contro Zaporizhzhya e Kharkiv, di cui 88 abbattuti dalla contraerea di Kiev, che hanno provocato morti e numerosi feriti.