Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «ha ricevuto ufficialmente dalla parte americana una bozza di piano che, secondo gli americani, può intensificare la diplomazia - ha scritto l’ufficio della presidenza ucraina su Telegram, aggiungendo che - nei prossimi giorni il presidente dell’Ucraina prevede di discutere con il presidente Trump le opportunità diplomatiche disponibili e i punti principali necessari per la pace. Siamo pronti a lavorare in modo costruttivo - prosegue il post - con la parte americana e i nostri partner in Europa e nel mondo affinché il risultato sia la pace».

Zelensky ha chiesto una «pace che rispetti la dignità del popolo ucraino», mentre Rustem Umerov, capo della delegazione negoziale ucraina a Istanbul, ha detto che «Non possono esserci decisioni al di fuori del quadro della nostra sovranità, della sicurezza del nostro popolo o delle nostre linee rosse né ora né mai».

In un discorso alla nazione diffuso tramite i social Zelensky ha detto che «l’Ucraina potrebbe affrontare una scelta difficilissima: o perdere la dignità o il rischio di perdere un alleato chiave. Presenterò argomentazioni, persuaderò, proporrò alternative - Zelensky, ricordando i primi giorni dell’invasione russa nel 2022, ha aggiunto - Non tradimmo l’Ucraina allora, non lo faremo ora».

Nel frattempo il Cremlino - tramite il suo portavoce Dmitri Peskov - ha lanciato un monito a Kyiv. «Continuare la guerra non ha alcun senso per loro ed è pericoloso - ha avvertito Peskov - Il regime (di Kyiv) deve prendere una decisione responsabile e deve farlo ora». «Il lavoro efficace delle forze armate russe dovrebbe convincere Zelensky: è meglio negoziare e farlo ora piuttosto che dopo - ha proseguito - il margine di manovra per lui si sta riducendo man mano che perdono territori per l’offensiva russa»

«Penso che sia chiaro a tutti che queste persone, sedute su water d’oro - ha dichiarato Putin, secondo quanto riportato dalla Tass - difficilmente pensano al destino del loro Paese, al destino della gente comune dell’Ucraina», ha osservato Putin.

Dalla Casa Bianca la portavoce Karoline Leavitt ha dichiarato che Trump «è stato chiaro fin dal primo giorno sul fatto di voler porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina ed è frustrato da entrambe le parti per il loro rifiuto di impegnarsi in un accordo di pace» e «ciononostante il presidente e la sua squadra non si arrendono mai e gli Stati Uniti stanno lavorando a un piano dettagliato e accettabile per entrambe le parti per fermare le uccisioni e creare una pace duratura». Secondo fonti citate dalla Reuters, Washington avrebbe posto il termine per l’accettazione del piano il 27 novembre definendolo «punto di non ritorno» e proprio a questo riguardo ieri Zelensky ha avuto una conversazione telefonica con il vice presidente Usa JD Vance.

Sul fronte europeo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che si trova a Johannesburg per partecipare al G20 - ha raggiunto telefonicamente il cancelliere tedesco Friedrich Merz «per un primo scambio di valutazioni sulla proposta di pace americana per l’Ucraina - si legge in una nota emessa da Palazzo Chigi - Nel corso del colloquio è stata sottolineata l’importanza di sostenere gli sforzi negoziali in corso e ribadito l’obiettivo finale del raggiungimento di una pace giusta e duratura, nell’interesse dell’intera Europa». «Ieri è stato reso pubblico un piano in 28 punti - ha dichiarato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen - Discuteremo la situazione sia con i leader europei che con i leader qui a margine del G20. Contatterò anche il presidente Zelensky per discutere la questione». Il presidente francese Macron ha sentito Merz e il primo ministro britannico Starmer «Quel che noi tutti vogliamo è una pace giusta e duratura - ha affermato Starmer - è quello che vuole il presidente americano. È quello che vogliamo tutti. E quindi abbiamo bisogno di lavorare a questo scopo dal nostro punto di partenza. Ma il principio che l’Ucraina debba determinare il suo futuro sotto la sua sovranità è un principio fondamentale».

Intervenuto al G20 di Johannesburg il Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres ha specificato che il piano di pace «non è mai stato presentato formalmente dagli Usa o da qualsiasi altra entità». Guterres ha sottolineato come il piano dovrebbe rispettare la Carta Fondamentale dell’Onu e l’integrità territoriale ucraina e che «una soluzione di pace per l’Ucraina in linea con questi principi rispetterebbe anche le risoluzioni dell’Assemblea Generale che indicano chiaramente che l'integrità territoriale dell’Ucraina, e in generale in tutto il mondo l'integrità territoriale degli Stati, deve essere rispettata».