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Guerra Russia Ucraina, attacco russo a Kiev
Nel giro di ventiquattr’ore dalle autorità francesi sono arrivati due segnali inquietanti che hanno fatto impennare l’ansia collettiva: il capo di stato maggiore delle forze armate, il generale Fabien Mandon, ha dichiarato che il Paese deve essere pronto «ad accettare di perdere i propri figli» in caso di conflitto; dall’altro il governo ha diffuso un manuale di sopravvivenza civile, invitando ogni famiglia a preparare un kit d’emergenza in vista delle prime 72 ore di una crisi.
Il discorso di Mandon, pronunciato davanti ai sindaci, era atteso ma nessuno si aspettava toni tanto brutali. Il generale, evocando la possibilità di uno scontro con la Russia di Putin, ha parlato della necessità di riscoprire «la forza morale» della nazione per accettare non solo un eventuale sacrificio umano ma anche pesanti conseguenze economiche, con risorse che potrebbero essere spostate verso la produzione bellica. «Se il Paese cede perché non è pronto ad accettare di perdere i suoi figli… allora siamo a rischio», ha dichiarato, gettando — come hanno scritto alcuni commentatori — un enorme macigno nello stagno.
Le reazioni politiche sono state immediate e non senza polemiche: l’opposizione, soprattutto l’estrema destra di Marine Le Pen e la sinistra radicale di Jean Luc Mélenchon hanno denunciato un linguaggio provocatorio e irresponsabile, ritenendo del tutto inadeguato che il capo dell’esercito si esprima in questi termini. Una critica che in realtà è rivolta principalmente all’Eliseo: il vero capo delle forze armate resta infatti il presidente della Repubblica, e Mandon non è un outsider picchiatello ma un ufficiale considerato molto vicino a Emmanuel Macron. Non un burocrate in uniforme, ma un ex pilota da caccia con centinaia di missioni operative, che si è spesso fatto notare per le sue dichiarazioni muscolari: «In Afghanistan ho ucciso. So chi ho ucciso: i talebani. Ho un’anima da combattente».
Il messaggio che ha portato ai sindaci non è dunque un’iniziativa isolata, ma riflette un clima che da mesi circola nelle cancellerie europee. Il ministro della Difesa tedesco, più di recente, ha ipotizzato che la Russia possa tentare un’aggressione entro il 2028, forse anche prima, colpendo un Paese baltico o la Polonia — scenario che attiverebbe automaticamente l’articolo 5 della NATO. È in questo contesto che il discorso di Mandon invita a “preparare l’opinione pubblica” alla fine dell’illusione di una pace eterna.
Parigi ha dunque scelto la strada della comunicazione preventiva, pubblicando il nuovo documento Tous responsables: un manuale che elenca rischi naturali, sanitari, tecnologici e umani connessi allo scoppio di una guerra e che suggerisce concretamente come comportarsi nei primi tre giorni di una crisi. Acqua, cibo, luce, medicinali, radio a pile, documenti essenziali e persino giochi da tavolo per tenere occupati i bambini. Un kit di sopravvivenza domestica che, se nella logica governativa dovrebbe rassicurare la popolazione, per molti francesi suona come una conferma che le istituzioni temono scenari ben più gravi di quelli dichiarati.
Il problema, dunque, non è la necessità di prepararsi agli scenari più estremi— in un mondo instabile è doveroso— ma il modo e i tempi in cui questa preparazione viene comunicata. La bruschezza del generale, unita alla tecnicità del manuale, produce una sovrapposizione di messaggi che rischia di alimentare lo smarrimento invece di costruire resilienza. Le democrazie hanno bisogno di fiducia, non di scosse psicologiche.
È legittimo che la Francia richiami i cittadini a una maggiore consapevolezza strategica. Ed è comprensibile che, in un’Europa “assediata”, per usare le parole di alcuni ufficiali, torni l’antico motto: si vis pacem, para bellum. Ma declamare pubblicamente che bisogna essere pronti a perdere i propri figli o a sopravvivere per 72 ore con uno zaino d’emergenza ha un che di grottesco.
Serve un dibattito pubblico maturo, non un’escalation comunicativa che, nel tentativo di rendere il Paese più forte, rischia di renderlo soltanto più inquieto.


