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Front from left, Russian President Vladimir Putin, Chinese President Xi Jinping and North Korean leader Kim Jong Un arrive at a military parade to commemorate the 80th anniversary of Japan's World War II surrender in Beijing, China, Wednesday, Sept. 3, 2025. (Sergei Bobylev, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP) Associated Press/LaPresse Associated Press/LaPresse
Il dragone mette in mostra gli artigli. Cannoni laser antiaerei montati su mezzi blindati, giganteschi missili pesanti tonnellate, droni terrestri, aerei e marini, e carrarmati di ultima generazione, cani robot da guerra, formazioni di elicotteri, bombardieri e jet da combattimento, plotoni che marciano con impressionante coordinazione.
Archiviato il vertice Sco tenutosi a Tianjin, il presidente cinese si è goduto lo spettacolo delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario dalla fine della seconda guerra mondiale avvolto in uno Zhongshan (abito tradizionale) grigio alla Mao, circondato dai suoi alleati, Putin e Kim Jong-un in particolare. «La nazione cinese è una grande nazione che non si lascia mai intimidire da nessun bullo», ha detto Xi Jinping nel suo discorso d’apertura. «Rimarremo impegnati sulla via dello sviluppo pacifico».
«Ci uniremo a tutti i popoli del mondo e costruiremo una comunità che porti a un futuro condiviso per l’umanità» e riferendosi poi all’esercito popolare di liberazione ha dichiarato che «è stata e sarà sempre una forza armata eroica di cui il partito e il popolo possono pienamente fidarsi e fare affidamento».
Le parole di Xi da una parte delineano l’idea di un nuovo ordine mondiale guidato dalla Cina, con buona pace di Putin, e non più a trazione statunitense; mentre dall’altra, sul fronte interno, suonano come un monito nei confronti dei vertici dell’esercito. Xi nel corso del suo mandato ha raggiunto livelli di potere pari solo a quelli di Mao e negli ultimi mesi ha condotto una vasta campagna di rimozione di generali e funzionari dell’esercito, in alcuni casi nominati da lui stesso. Come riportato da Il Post, secondo il centro studi statunitense Jamestown Foundation dal 2023 sono stati mesi sotto indagine, espulsi o fatti sparire almeno 45 ufficiali.
Le cause potrebbero essere la corruzione, da sempre tallone d’achille dell’esercito cinese tanto da metterne in dubbio le capacità operative o la difficoltà del leader cinese di riuscire a trovare persone per lui realmente affidabili. Lo stesso Xi negli ultimi mesi è sparito due volte, a maggio e a luglio, per almeno due settimane nel corso delle quali per la prima volta non ha partecipato al vertice dei Brics, tenutosi a luglio, e per tre giorni sia il Quotidiano del popolo che l’agenzia governativa Xinhua non hanno citato il leader, fatto molto insolito che ha dato adito a voci su un suo possibile commissariamento.
Il leader cinese si è invece mostrato ben saldo alla guida del Paese. Nonostante l’impressionante spettacolo mostrato in piazza Tienanmen l’esercito cinese sembra non essere ancora all’altezza delle aspettative del suo comandante supremo che lo vorrebbe completamente modernizzato e guarito dalla corruzione entro il 2027. Di certo non avrà fatto piacere a Xi sapere che una nave della Marina militare cinese ha tranciato di netto la prua di una nave della Guardia costiera cinese, mentre entrambe inseguivano una motovedetta della Guardia costiera filippina nel Mar cinese meridionale in una zona contesa fra i due paesi.
A seguito della parata, durante il ricevimento presso la Grande sala del popolo, Xi ha rimarcato quanto detto in apertura delle celebrazioni aggiungendo che l’umanità «Non dobbiamo mai tornare alla legge della giungla, dove il forte preda il debole». Putin meno di un mese fa si trovava in Alaska, dove Trump, con il quale ha mostrato d’essere in piena sintonia, ha provato a tirarlo dalla sua parte per strapparlo all’abbraccio cinese. Ma la Russia, isolata a livello internazionale, dipende ormai fortemente dagli acquisti cinesi di gas e petrolio per poter finanziare la guerra in ucraina e sostenere la propria economia. Questo Putin lo sa bene e, nonostante Russia e Cina abbiano interessi confliggenti in diversi ambiti, spazio e artico tra gli altri, si è mostrato come stretto alleato di Xi.
I loro interessi potrebbero convergere nell’ottica di un asse in contrapposizione agli Stati Uniti. Di certo condividono l’interesse per le biotecnologie. Un microfono dell’emittente di Stato Cctn rimasto aperto ha catturato una conversazione dei due leader sulla longevità, secondo quanto riferito da Nbc News. «La biotecnologia si sviluppa continuamente», ha detto in cinese il traduttore di Putin, «Gli organi umani possono essere continuamente trapiantati. Più a lungo si vive, più si diventa giovani e si può persino raggiungere l’immortalità» frase a cui Xi ha risposto dicendo che «Alcuni prevedono che in questo secolo gli esseri umani potranno vivere fino a 150 anni».
Vedere Putin così in sintonia con Xi Jinping non ha fatto piacere a Trump che ha affidato i suoi sentimenti a un post su Truth. «Auguro al presidente Xi e al meraviglioso popolo cinese una splendida e duratura giornata di festeggiamenti», chiedendo poi al presidente cinese di porgere «i miei più cordiali saluti a Vladimir Putin e Kim Jong Un, mentre cospirate contro gli Stati Uniti d’America».