PHOTO
Associated Press/LaPresse
La diplomazia americana prova a rimettere in moto un confronto ormai paralizzato. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha inviato a Kiev una delegazione di altissimo livello del Pentagono con l’obiettivo di rilanciare i negoziati per fermare la guerra. A rivelarlo è il Wall Street Journal, che cita fonti interne all’amministrazione.
La missione Driscoll: chi c’è nella delegazione Usa
A guidare la squadra è il segretario dell’Esercito Dan Driscoll, figura centrale nelle strategie militari statunitensi. Con lui viaggiano il generale Chris Donahue, comandante dell’Esercito Usa in Europa, e il generale Randy George, capo di Stato Maggiore dell’Esercito. La delegazione ha in programma incontri con il presidente Volodymyr Zelensky, con i vertici delle forze armate ucraine e con rappresentanti del settore industriale della difesa. L’obiettivo dichiarato: capire le condizioni sul campo e valutare margini concreti per un nuovo percorso negoziale.
Perché Trump punta sui vertici militari
Secondo le fonti del WSJ, la Casa Bianca ritiene che Mosca possa essere più incline ad ascoltare interlocutori militari piuttosto che emissari politici. Driscoll, spiegano, farà una valutazione sul terreno e riferirà direttamente al presidente. La linea di Trump, confermata da un funzionario, resta una: «È tempo di fermare le uccisioni e trovare un accordo per porre fine alla guerra». Non è chiaro se il segretario dell’Esercito porti con sé una proposta negoziale formalizzata.
La missione arriva dopo mesi di contatti interrotti tra Kiev e Mosca e dopo il deludente faccia a faccia tra Trump e Vladimir Putin ad Anchorage, lo scorso agosto. In autunno, il presidente Usa aveva annunciato un secondo incontro con il leader russo, poi cancellato all’ultimo minuto. Subito dopo, Washington aveva introdotto un nuovo pacchetto di sanzioni contro il settore petrolifero russo, complicando ulteriormente il quadro.
Un secondo fronte: Driscoll pronto a vedere i russi
Il viaggio del segretario dell’Esercito non si fermerà a Kiev: è previsto anche un incontro con funzionari russi, in un tentativo parallelo di allentare le tensioni. La simultaneità dei contatti in Ucraina e Russia indica una strategia che punta a riprendere i colloqui su basi nuove, con un ruolo più marcato del Pentagono nella mediazione.


