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BATTERIE PATRIOT ANTI-MISSILI
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta valutando l’invio di un ulteriore sistema di difesa aerea Patriot all’Ucraina per rafforzare le capacità di protezione di Kiev contro gli attacchi russi. A rivelarlo è il Wall Street Journal, che cita due funzionari del Dipartimento della Difesa americana.
Secondo il quotidiano, la Casa Bianca ha chiesto al Pentagono di elaborare nuove opzioni per l’assistenza militare all’Ucraina, valutando anche la possibilità di coinvolgere Paesi alleati per il trasferimento di sistemi già disponibili. Attualmente, Washington ha consegnato a Kiev tre sistemi Patriot, mentre la Germania ne ha forniti altrettanti, e un consorzio di Stati europei ha aggiunto un ulteriore apparato. Tuttavia, non tutti risultano operativi per problemi di manutenzione.
Un elemento critico di queste ore è rappresentato dalla condotta del segretario alla Difesa Pete Hegseth, che la scorsa settimana avrebbe sospeso le forniture di armi all’Ucraina senza avvisare preventivamente la Casa Bianca. Lo riferisce la CNN, secondo cui la decisione ha colto di sorpresa l’intera amministrazione, innescando una frenetica attività diplomatica per giustificare lo stop al Congresso e al governo ucraino.
È la seconda volta nel 2025 che Hegseth ordina una sospensione unilaterale. Anche l’inviato speciale Keith Kellogg e il segretario di Stato Marco Rubio avrebbero appreso la notizia dai media. In seguito, lo stesso Trump avrebbe ordinato la ripresa parziale delle forniture, compresi i missili Patriot, autorizzandone una razionalizzazione ma non l’interruzione completa.
Intanto si intensificano le tensioni sul fronte orientale. Secondo fonti russe, un attacco ucraino con droni nella regione di Kursk ha provocato la morte di tre persone e il ferimento di altre sette, tra cui un bambino di cinque anni. Lo ha riferito il governatore Aleksandr Khinshtein, precisando che le vittime sono tutte di sesso maschile, compreso un ufficiale della Rosgvardia impegnato in operazioni di evacuazione. “Cinque feriti, compreso il bambino, sono in gravi condizioni”, ha aggiunto il governatore.
Sempre nella notte, il ministero della Difesa russo ha annunciato l’abbattimento di 86 droni ucraini in varie regioni: 23 a Kursk, 16 a Bryansk, 15 a Tula, 12 tra Belgorod e Oryol, 4 a Mosca (di cui due diretti sulla capitale), 2 a Smolensk, e uno ciascuno a Voronezh e Ryazan.
Mosca ha replicato con attacchi di rappresaglia mirati contro “obiettivi militari e imprese del complesso militare-industriale ucraino”, impiegando armi ad alta precisione terrestri, navali, aeree e droni.
Il braccio di ferro tra Washington e Mosca si inasprisce, mentre Kiev attende nuovi rinforzi. Il Patriot torna simbolo di una strategia difensiva e diplomatica ancora in pieno divenire.