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PUTIN E TRUMP
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato il rinvio al 9 luglio 2025 dell’entrata in vigore dei dazi al 50% sull’Unione Europea, accogliendo la richiesta formulata dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, durante una conversazione telefonica.
«Ho detto sì alla proroga – ha dichiarato Trump – È stato un privilegio per me. La presidente della Commissione ha affermato che i colloqui inizieranno rapidamente». Von der Leyen ha confermato su X il buon esito della conversazione, auspicando una conclusione dei negoziati in tempi brevi: «Per raggiungere un buon accordo, avremo bisogno di tempo fino al 9 luglio».
Intanto, sul fronte internazionale, il presidente americano ha preso una posizione insolitamente dura contro Vladimir Putin, dopo gli ultimi pesanti bombardamenti sulle città ucraine: «Lo conosco da tempo, siamo sempre andati d’accordo. Ma ora sta lanciando razzi contro i civili, sta uccidendo molte persone. È come se fosse impazzito».
Trump ha ribadito che questa guerra “non sarebbe mai iniziata” se lui fosse stato presidente, sottolineando di essere impegnato in un’opera diplomatica per “spegnere gli incendi” causati – a suo dire – da Zelensky, Putin e Biden.
Il presidente Usa non ha escluso nuove sanzioni contro Mosca, pur senza entrare nei dettagli: «Vedremo cosa farò. Non mi piace quello che Putin sta facendo, per niente». Trump ha anche criticato Volodymyr Zelensky, invitandolo al silenzio: «Ogni sua parola causa problemi, non sta facendo un favore al suo Paese».
Nel frattempo, Trump ha difeso la propria visione protezionista dell’economia americana, affermando: «Non abbiamo bisogno del boom dell’industria tessile. Vogliamo produrre carri armati, non t-shirt e sneakers».