Stavolta sembra aver incassato il colpo Donald Trump; la terrificante sequenza delle stragi in Ohio e in Texas che hanno macchiato di sangue il week end americano provocando 29 morti e 50 feriti nel nome del suprematismo bianco e dell’odio razziale imbarazzano la Casa Bianca e il suo inquilino che per la prima volta pronuncia parole di condanna contro «il razzismo e l’ideologia suprematista che non devono avere spazio negli stati Uniti» per poi invocare «la pena di morte» per gli autori di queste stragi.

DEM ALL'ATTACCO Dichiarazioni tardive e di facciata secondo l’opposizione democratica che accusa il presidente di non far nulla sulla vera causa del problema: la libera e incontrollata vendita d’armi, causa primaria delle continue sparatorie che avvengono sul territorio Usa.

Trump, da sempre sostenitore della Rifle Association( la potente lobby delle armi) afferma che fucili e pistole non c’entrano nulla con i massacri: «Sono stati l’odio e i disturbi mentali a sparare, non le armi, è sufficiente che le persone a rischio non abbiano accesso agli arsenali».

La soluzione? Semplice, individuare chi è affetto da disturbi mentali tramite nuovi strumenti giuridici: «Dobbiamo riformare le nostre leggi sulla salute mentale, per poter individuare quegli individui mentalmente disturbati che potrebbero commettere atti di violenza, e, se necessario, isolarli».

Pronta la replica della speaker della Camera Nancy Pelosi: «Se il presidente si rifiuta di parlare di armi anche di fronte a simili stragi vuol dire che è ostaggio della Rifle Association». Invitando le autorità a «sorvegliare la rete e l’odio che vi si annida, per gettare luce sui recessi oscuri di internet e fermare gli omicidi di massa prima che avvengano»».

COLPA DEI MEDIA Naturalmente Trump non poteva non lanciare una freccia avvelenata a un altro dei suoi bersagli d’elezione dopo l’opposizione dem: i media.

Secondo il tycoon infatti, tra le cause delle sparatorie e del fanatismo crescente che conquista la società americana ci sono anche gli odiati organi di informazione rei di distorcere la realtà e di mettere in cattiva luce la sua amministrazione: «Con le loro fandonie e le loro fake news contribuiscono a creare un clima di odio, hanno una grande responsabilità. La copertura delle notizie dovrebbe iniziare a essere imparziale, equilibrata e obiettiva, oppure questi terribili problemi peggioreranno sempre».