Il percorso giudiziario di Alireza Roodsari, uomo d’affari iraniano di 52 anni, registra un nuovo e pesante capitolo. L’imprenditore, già ai domiciliari con braccialetto elettronico per maltrattamenti e lesioni contro l’ex compagna, l’avvocata milanese Solange Marchignoli, è stato trasferito in carcere per stalking dopo l’ennesima violazione delle prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria.

A chiedere l’aggravamento della misura sono state la pm Alessia Menegazzo e la procuratrice aggiunta Letizia Mannella, che hanno ritenuto insufficienti i domiciliari a interrompere il comportamento persecutorio dell’uomo. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nonostante i limiti stringenti del dispositivo elettronico, Roodsari avrebbe continuato a aggirare le restrizioni, perseverando in condotte di denigrazione e molestie via social.

Le violenze denunciate dall’avvocata

La vicenda di Solange Marchignoli era già emersa pubblicamente nei mesi scorsi quando la legale aveva raccontato in tv e sui media le violenze subite: «Andavo in tv e diceva che non valevo niente. Mi ha morso il viso e rotto la mandibola. Un giorno tentò di rompermi l’indice e pensai che non avrei più potuto suonare». Una testimonianza che aveva contribuito a mettere in luce un quadro di sopraffazione e aggressioni fisiche, definito dalla Procura «grave e reiterato». Per questo, al termine delle prime indagini, era stato imposto il regime degli arresti domiciliari con dispositivo di controllo elettronico.

Gli accertamenti più recenti avrebbero però dimostrato che la misura non era sufficiente a bloccare il comportamento dell’uomo. In particolare, secondo l’accusa, Roodsari avrebbe continuato a pubblicare contenuti denigratori sui social, violando le prescrizioni e mantenendo un atteggiamento ostile nei confronti della vittima. È sulla base di queste violazioni che la Procura ha chiesto e ottenuto dal giudice l’aggravamento della misura cautelare, passando dai domiciliari alla custodia in carcere.

La reazione di Solange Marchignoli

L’avvocata ha commentato la decisione sottolineando con amarezza come l’ex compagno non sembri aver intrapreso alcun percorso di consapevolezza: «L’inasprimento della misura cautelare mi suggerisce che nulla sembra essere stato ancora interiorizzato da Alireza come occasione di crescita personale, e questo mi crea molto dispiacere».