Esteri
Respinto il ricorso del candidato Popescu: regolari le elezioni del 4 maggio. Al secondo turno scontro tra estrema destra euroscettica e indipendente filo-occidentale
La Corte costituzionale della Romania ha ufficialmente convalidato il risultato del primo turno delle elezioni presidenziali del 4 maggio, confermando la regolarità del processo elettorale e fissando la data del ballottaggio al 18 maggio. Lo ha reso noto l’Alta Corte attraverso un comunicato ufficiale.
Il ricorso, presentato dal candidato Sebastian Popescu del partito Nuova Romania, è stato respinto. Popescu chiedeva l’annullamento del voto sostenendo che i due candidati arrivati al ballottaggio, George Simion (leader dell’estrema destra Aur) e Nicușor Dan (indipendente di orientamento liberale pro-europeo), avessero beneficiato di un trattamento privilegiato sui social media, richiamando alla memoria il caso Călin Georgescu del 2024. Tuttavia, la Corte ha ritenuto infondate le contestazioni.
Al primo turno, George Simion ha raccolto il 40,96% dei consensi, mentre Nicușor Dan si è fermato al 20,99%. La sfida del 18 maggio si preannuncia come una delle più polarizzate della recente storia politica rumena, con una netta contrapposizione tra un candidato ultranazionalista, euroscettico e contrario all'immigrazione, come Simion, e un indipendente moderato e filo-occidentale, sostenuto in parte da ambienti liberali e progressisti, come Dan.
Il risultato sarà determinante per gli equilibri futuri della Romania, tra spinte sovraniste e integrazione europea.