Espungere i reati contro la Pubblica amministrazione da quelli che impediscono l'accesso ai benefici penitenziari, come prevede oggi la legge “Spazzacorrotti” voluta dal Governo Conte: questo l’auspicio del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, intervenuto alla presentazione del libro “Stato essenziale, società vitale” di Alberto Mingardi e Maurizio Sacconi. Mantovano ha preso spunto dalle parole dell'ex presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato, che aveva ricordato un caso giunto all’attenzione della Consulta: «Un imprenditore aveva preso un contributo pubblico finalizzabile solo alla ristrutturazione dello stabilimento industriale ma poi si era ristrutturato l'appartamento per sé medesimo e la famiglia.

Reato contro la Pubblica amministrazione assoggettato a quella regola della collaborazione per ottenere benefici, “ma ho fatto tutto da solo”». «Togliere quei reati dalla quella stringa (a cui si applica il 4bis, ndr) – ha proseguito Amato – è una di quelle operazioni che mi stupirei venisse ritenuta un favore alla mafia dalla opposizione». Ha risposto Mantovano: «Il presidente Amato ci invita a attenerci al senso di realtà, alla misura e alla proporzione, che significa provare a governare e a legiferare senza essere condizionati dagli slogan.

L’avere attaccato il vagone dei reati contro la Pubblica amministrazione alla locomotiva della mafia è qualcosa che va corretto. Non perché ci piacciono i reati contro la Pubblica amministrazione  ma per un senso elementare di adesione alla realtà. Equiparare l'abuso d'ufficio alla mafia mi sembra un tantino esagerato. Mi ricorda quel generale che ai soldati che non avevano le munizioni disse “fate la faccia feroce”».

Soddisfazione è arrivata dal senatore di FI Pierantonio Zanettin, che ha presentato proprio un emendamento all’ergastolo ostativo che va in quella direzione: «Non posso che apprezzare l'apertura del sottosegretario Mantovano in merito all'esclusione dei reati contro la Pa dal novero di quello ostativi. Il sottosegretario si conferma giurista raffinato e politico sensibile. Mi auguro che ora sia questa anche la posizione del ministro Nordio».

Commento positivo anche da parte di Enrico Costa, visto che Azione e Iv hanno presentato lo stesso emendamento al dl 31 10 2022: «Ho apprezzato molto le dichiarazioni di Mantovano, soprattutto perché ben argomentate, anche in chiave costituzionale, come abbiamo sempre addotto anche noi.

Questo ero lo spirito dell’emendamento che avevamo già presentato la scorsa legislatura proprio in tema di ostativo. Purtroppo era stato respinto anche a causa di FI». A proposito di emendamenti, quello sull’inappellabilità delle sentenze di assoluzione da parte del pm, presentato sempre da Zanettin è stato dichiarato ammissibile, grazie anche al fatto che proprio il Governo ha presentato un suo emendamento sull'estensione dell'inappellabilità delle sentenze di non luogo a procedere ai delitti puniti con la pena della multa o con pena alternativa.