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Raid areo ad Odessa, dove a seguito di un attacco missilistico che ha colpito diversi edifici ci sono morti e feriti, tra i quali un bambino di tre mesi. Il capo dell'OP Andrey Yermak ha riferito di cinque morti e 18 feriti, ma il numero è in via di chiarimento. Secondo il ministro degli Affari esteri ucraino, Dmitry Kuleba, «l'unico obiettivo degli attacchi missilistici russi su Odessa è il terrore. La Russia deve essere riconosciuta come uno stato sponsor del terrorismo e l'atteggiamento nei suoi confronti deve essere appropriato. Niente affari, niente contatti, niente progetti culturali. Abbiamo bisogno di un muro tra la civiltà e i barbari che lanciano razzi contro città pacifiche». Tra gli edifici colpiti un palazzo di 14 piani in una zona residenziale: l'impatto sarebbe avvenuto ai piani inferiori, come riporta la Bbc. «Un uomo con cui abbiamo parlato - scrive la reporter Caroline Davis - ha detto che si trovava nell'appartamento dei suoi genitori al dodicesimo piano quando c'è stata un'enorme esplosione e tutte le finestre sono andate in frantumi». Per riuscire ad andarsene, ha dovuto - racconta sempre l'uomo - prima «scansare dei frammenti di una porta» e poi insieme alla «madre hanno dovuto saltare dal primo piano per fuggire». Le squadre di soccorso sono sul posto per spegnere le fiamme che divampano ai piani superiori. Il team della Bbc ha contato almeno cinque ambulanze sulla scena, con diverse vittime che hanno riportato ferite alla testa. Almeno una persona è stata portata fuori su una barella. Anche l'unità di smaltimento delle bombe è sul posto e le autorità hanno respinto il cordone.
I soldati delle unità missilistiche antiaeree hanno distrutto due missili da crociera (Kh555 o Kh101), che l'esercito russo ha sparato a Odessa e 2 UAV di livello operativo-tattico, che avrebbero effettuato la correzione del volo di missili da crociera e ha creato ostacoli attivi alla difesa aerea delle forze armate ucraine. Il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa, Sergey Bratchuk, ha sottolineato come «cercando di segnalare al più presto le conseguenze degli attacchi missilistici su città e vari oggetti del nostro Paese, cittadini, media e blogger spesso si precipitano a postare video di bombardamenti sui social network e nominare gli indirizzi esatti dei missili nemici. È in corso un'operazione di salvataggio! Coloro che non si salveranno saranno sulla vostra coscienza!».