La Polonia ha annunciato di aver abbattuto diversi droni russi entrati nel proprio spazio aereo, definendo l’episodio una «violazione senza precedenti». Varsavia ha parlato apertamente di atto di aggressione, mentre le Forze armate hanno avviato una vasta operazione di contrasto e ricerca dei detriti. Il premier Donald Tusk ha confermato che «i militari hanno utilizzato armi contro gli obiettivi», mentre il presidente Karol Nawrocki ha convocato una riunione straordinaria sulla sicurezza nazionale.

La portavoce Allison Hart ha annunciato che i droni sono stati intercettati dalle difese aeree polacche e dell’Alleanza atlantica, confermando il contatto costante tra Varsavia e il segretario generale Mark Rutte. Anche l’Olanda ha contribuito schierando caccia F-35. Al termine delle operazioni, l’esercito polacco ha dichiarato conclusa la fase di emergenza, invitando i cittadini a non avvicinarsi ad eventuali resti dei droni.

La solidarietà europea

Le reazioni non si sono fatte attendere. Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo, ha parlato di “minaccia diretta alla sicurezza di tutti gli europei”. Kaja Kallas, Alto rappresentante UE, ha definito l’episodio «la più grave violazione dello spazio aereo europeo dall’inizio della guerra», aggiungendo che «la guerra della Russia si sta intensificando». Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha ribadito che «la Polonia ha tutto il diritto di difendersi» e che «l’Unione è pronta ad affrontare ogni attacco».

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato che non si è trattato di un singolo drone ma di «almeno otto shahed russo-iraniani», parlando di un ulteriore passo di escalation da parte di Mosca. Il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiha ha chiesto all’Occidente di autorizzare l’uso dei sistemi di difesa aerea dei Paesi NATO anche sopra l’Ucraina: «Una risposta debole provocherebbe ulteriormente la Russia». Dal fronte politico italiano, Riccardo Magi ha scritto su X che la violazione dimostra come «difendere l’Ucraina significhi sempre più difendere l’Europa», avvertendo che la linea dell’appeasement verso Putin «non funziona e non farà che incoraggiarlo».

Mosca: “Nessun piano per colpire la Polonia”

Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che le truppe russe non hanno in programma di colpire obiettivi in territorio polacco. Lo riporta la Tass. «Non c’erano piani per colpire obiettivi sul territorio polacco», ha affermato il dipartimento militare. Il ministero della Difesa si è detto pronto a tenere consultazioni con il ministero della Difesa polacco «su questo argomento».