«Il comportamento dei Mottola alla luce della ricostruzione del pm non è logico» e «non ci è stata fornita una valida alternativa, quindi quei comportamenti non si sono verificati». Lo ha detto l’avvocato
Francesco Germani, legale del pool della difesa della famiglia Mottola, nel corso dell’arringa finale del processo per l’omicidio di
Serena Mollicone, davanti alla
Corte d’Assise del Tribunale di Cassino. I
Mottola, ha aggiunto, «erano e sono innocenti e consapevoli che questa Corte non potrà fare altro che ribadire questa lapalissiana verità». Germani ha sottolineato quindi che, ad esempio, sui «presunti depistaggi non c’è nessuna prova».
Omicidio Mollicone, l'arringa difensiva dell'avvocato della famiglia Mottola
Quanto al trasferimento del maresciallo
Franco Mottola, ha proseguito, che «è avvenuto a richiesta e non per punizione» e che inoltre il «maresciallo Mottola è andato a ricoprire un ruolo più importante» «Altra nube che ancora non si è dissipata - ha continuato l’avvocato Germani - è che
Franco Mottola avrebbe prelevato
Guglielmo nell’ora più drammatica per un padre, quello della veglia funebre, e che lo avrebbe fatto attendere per ore. Invece il capitano Trombetti ci dice che è stato lui, su impulso della procura, a far chiamare
Guglielmo Mollicone per farlo andare in caserma». «Mottola sapiente manovratore sa che il figlio ha fatto sbattere Serena contro la porta e si tiene la porta per 13 anni - ha detto ancora - poi quando viene trasferito la lascia lì. Come poteva sapere che non ci fosse un capello, una goccia di sudore, una goccia di sangue di Serena? La prima cosa che in genere si fa è far sparire l’arma del delitto, invece
Mottola lascia la porta lì alla mercé del primo esperto dei
Ris». «L’accusa è crollata all’esito del lungo dibattimento, vi affido l’avvenire, la sorte e il destino dei signori Mottola e vi chiedo l’assoluzione con formula piena per non aver commesso il fatto» ha aggiunto l’avvocato
Francesco Germani. L’arringa dell’avvocato
Germani chiude gli interventi dei difensori dei Mottola:
venerdì scorso era stata la volta degli altri due avvocati del pool, Piergiorgio Di Giuseppe e Mauro Marsella. Il maresciallo Franco Mottola, il figlio Marco e la moglie Annamaria nel processo sono accusati di concorso in omicidio.
(adnkronos)