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Dopo i bombardamenti israeliani sui siti nucleari e su diverse città iraniane e una prima reazione di Teheran che ha colpito alcuni quartieri di Tel Aviv, le forze iraniane spiegano di aver abbattuto droni idi ricognizione israeliani nel nord ovest dell’Iran. Lo riportano i media di stato iraniani, specificando che «i combattenti islamici hanno con successo abbattuto droni israeliani che avevano violato lo spazio aereo del nostro paese nella regione di confine di Salmas». Ed aggiungendo che i «droni erano entrati nello spazio aereo iraniano per missioni di spionaggio e ricognizione».
E intanto è di almeno tre morti e di 80 feriti il bilancio dell'attacco di rappresaglia con missili balistici lanciato la notte scorsa dall'Iran contro Israele. Lo riporta Times of Israel, citando Magen David Adom, l’equivalente della Croce Rossa israeliana, che afferma che diversi dei feriti versano in gravi condizioni. Secondo i media iraniani la notte scorsa sono stati lanciate centinaia di missili, ma il ministero della Difesa israeliano stima che siano stati meno di 100. Molti missili sono caduti nel centro di Israele, con diverse potenti esplosioni a Tel Aviv.
Chi si congratula con l’Iran è Hamas, con il suo alto esponente Izzat al-Risheq che ha elogiato il successo dell'attacco dell'Iran a siti israeliani «nonostante tutto il clamore sull'Iron Dome e i sistemi di difesa missilistica Fionda di David». In una dichiarazione diffusa dai siti di informazione palestinesi, ripresa da al Jazeera, al-Risheq ha detto che la sofisticata difesa israeliana ha fallito e il Paese «soffrirà per l'incendio che da tempo ha acceso tra i popoli della regione».
Teheran nel frattempo cerca di coinvolgere gli Stati Uniti, spiegando che «l'altra parte ha agito in un modo che ha reso il dialogo senza senso». Così infatti il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, accusando Washington di sostenere l'attacco di Israele all'Iran, che non sarebbe potuto avvenire senza la luce verde di Washington, affermando quindi che è impossibile continuare i negoziati che Usa e Iran avevano avviato per raggiungere un accordo sul nucleare. «Non si può affermare di negoziare e allo stesso tempo dividere permettendo al regime sionista di colpire il territorio iraniano», ha poi aggiunto il portavoce di Teheran, secondo quanto riferisce l'agenzia Tasnim.
«Per quanto riguarda i nostri concittadini sono tutti seguiti, al momento non abbiamo segnalazioni negative – ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervistato nell'edizione straordinaria del Tg1 – Non abbiamo notizie negative per i nostri concittadini che sono seguiti costantemente dalla nostra ambasciata sia a Teheran che a Tel Aviv, questo vale per tutti gli italiani compresi i militari che sono dislocati nell'area».