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DONALD TRUMP PRESIDENTE USA, MARK RUTTE SEGRETARIO GENERALE NATO
Un’escalation verbale che pesa come un macigno sul conflitto. Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitrij Medvedev, ha avvertito che l’eventuale creazione di una no-fly zone sull’Ucraina e l’abbattimento di droni russi da parte della Nato «significherebbero solo una cosa: la guerra della Nato con la Russia». Le dichiarazioni, diffuse via Telegram e riprese da Ria Novosti, confermano la linea dura di Mosca di fronte alle ipotesi avanzate da Kiev e da alcuni settori occidentali.
L’ambasciata russa a Bucarest: «Provocazione di Kiev»
Sul fronte diplomatico, si è accesa la tensione tra Russia e Romania, dopo che Bucarest ha denunciato la violazione del proprio spazio aereo da parte di un drone. Convocato dal ministero degli Esteri rumeno, l’ambasciatore russo Oleg Lipayev ha definito «inverosimile e infondata» la protesta, sottolineando la «mancanza di prove oggettive sulla nazionalità del velivolo». Secondo Mosca, si tratterebbe di una «provocazione deliberata» di Kiev, accusata di voler «coinvolgere altri Stati europei in una pericolosa avventura militare» per mascherare il rischio di un «collasso militare imminente».
Trump: «L’Ue inasprisca le sanzioni contro la Russia»
Dagli Stati Uniti è arrivata la voce del presidente Donald Trump, che ha accusato l’Europa di non essere abbastanza dura contro Mosca. «L’Europa sta comprando petrolio dalla Russia, non voglio che lo comprino. Le sanzioni che stanno imponendo non sono abbastanza dure», ha dichiarato ai giornalisti. Il tycoon ha rilanciato la propria linea: «Sono disposto a imporre sanzioni, ma dovranno inasprirle per adeguarsi a quello che sto facendo io». Parlando del conflitto, Trump ha sottolineato l’inconciliabilità tra i leader delle due nazioni: «L’odio tra Zelensky e Putin è imperscrutabile. Si odiano così tanto che quasi non riescono a parlarsi».