L'esercito israeliano (Idf) ha «identificato il lancio di un missile dallo Yemen verso il territorio israeliano», come riportato su Telegram. «I sistemi di difesa aerea stanno lavorando per intercettare la minaccia», ha comunicato l'Idf. Il missile è stato lanciato dal gruppo Houthi filoiraniano, che ha rivendicato l'attacco e mirava alla base aerea israeliana di Ramat David, a sudest di Haifa, ma è stato intercettato prima di entrare nel territorio israeliano.

A wounded man and a child are taken into the Nasser hospital after an Israeli army strike hit a house killing at least five members of the Abu Sahloul family, in Khan Younis, in the southern Gaza Strip, Thursday, May 1, 2025. (AP Photo/Abdel Kareem Hana)
A wounded man and a child are taken into the Nasser hospital after an Israeli army strike hit a house killing at least five members of the Abu Sahloul family, in Khan Younis, in the southern Gaza Strip, Thursday, May 1, 2025. (AP Photo/Abdel Kareem Hana)
Morti e feriti a Gaza (APN)

Nel frattempo, l'aviazione israeliana ha bombardato la zona vicino al palazzo presidenziale di Damasco, in Siria, nelle prime ore di oggi. Questo attacco arriva dopo giorni di scontri tra forze filo-governative e combattenti drusi, con decine di morti e feriti. Le forze israeliane hanno preso di mira un'area adiacente al Palazzo del presidente Hussein al-Sharaa, un'azione che è stata definita come un chiaro avvertimento al regime siriano. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato che l'attacco aereo è stato un messaggio chiaro: «Non permetteremo l'invio di truppe a Sud di Damasco né alcuna minaccia alla comunità drusa».

Palestinians search the rubble of a house targeted by an Israeli army strike that killed at least five people in Khan Younis, in the southern Gaza Strip, on Thursday, May 1, 2025. (AP Photo/Abdel Kareem Hana)
Palestinians search the rubble of a house targeted by an Israeli army strike that killed at least five people in Khan Younis, in the southern Gaza Strip, on Thursday, May 1, 2025. (AP Photo/Abdel Kareem Hana)
Distruzione di Gaza (APN)

Mercoledì scorso, Israele ha bombardato la città siriana di Ashrafieh Sahnaya, alla periferia di Damasco, nel mezzo degli intensi scontri tra le forze di sicurezza siriane e gruppi armati legati alla comunità drusa. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, il bilancio delle vittime degli scontri è salito a 101 morti nei due giorni precedenti.

Sul fronte di Gaza, la situazione umanitaria continua a peggiorare. La Croce Rossa Internazionale ha lanciato un allarme, dichiarando che la situazione è «sull'orlo del collasso totale». A causa della chiusura dei confini da parte di Israele il 2 marzo, la Croce Rossa ha avvertito che senza un'immediata ripresa delle consegne di aiuti, non sarà possibile sostenere i programmi essenziali per la popolazione civile. «I civili di Gaza affrontano ogni giorno una lotta per sopravvivere», ha dichiarato Pascal Hundt, vicedirettore delle operazioni del Cicr.

Palestinians search the rubble of a house targeted by an Israeli army strike that killed at least five people in Khan Younis, in the southern Gaza Strip, on Thursday, May 1, 2025. (AP Photo/Abdel Kareem Hana)
Palestinians search the rubble of a house targeted by an Israeli army strike that killed at least five people in Khan Younis, in the southern Gaza Strip, on Thursday, May 1, 2025. (AP Photo/Abdel Kareem Hana)
Attacco dell'esercito israeliano a Khan Younis (APN)

In un altro sviluppo, è stato riferito che una nave, presumibilmente affiliata a Hamas, è stata colpita da un attacco aereo al largo della costa di Malta, in acque internazionali. Secondo quanto riportato da Yedioth Ahronoth, il velivolo è stato abbattuto durante un attacco aereo mirato, anche se non c'è stata alcuna conferma ufficiale da parte delle autorità israeliane.

Nel frattempo, Donald Trump ha rivelato che a Gaza ci sono meno di 24 ostaggi ancora vivi. «Su 59, 24 erano vivi, e ora capisco che non è nemmeno questo il numero», ha detto il presidente degli Stati Uniti durante un evento per la Giornata nazionale di preghiera alla Casa Bianca.