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Members of the Iranian Basij paramilitary force march during the force parade in Tehran, Iran, Friday, Jan. 10, 2025. (AP Photo/Vahid Salemi)
È stato accoltellato a morte mentre si recava al lavoro il giudice iraniano Ehsan Bagheri, 38 anni, a capo della Sezione 102 del Tribunale Penale di Shiraz. A confermarlo è Sadrolah Rajaei, massimo rappresentante della magistratura nella provincia di Fars, che ha parlato apertamente di attacco terroristico.
Agguato nel tragitto verso il tribunale
Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Mizan, l’agguato è avvenuto questa mattina, mentre il magistrato si stava dirigendo a piedi verso l’ufficio. Due uomini lo avrebbero accerchiato e aggredito con coltelli, lasciandolo senza vita in strada. La vittima aveva 12 anni di servizio nella magistratura iraniana.
Le autorità locali hanno annunciato l’apertura di un’indagine congiunta con i servizi di sicurezza e le agenzie di intelligence. L'obiettivo è identificare gli autori e chiarire la matrice dell’attacco, che per ora viene classificato come di natura terroristica.
Un precedente inquietante
Questo nuovo omicidio si inserisce in un clima già segnato da recenti episodi di violenza contro i magistrati in Iran. Solo cinque mesi fa, due giudici di alto rango, Mohammad Moghiseh e Ali Razini, noti per la loro linea dura nei processi per spionaggio e terrorismo, furono uccisi a colpi d’arma da fuoco a Teheran. L’attentatore si tolse la vita subito dopo. In quel caso, furono arrestate alcune persone, ma gli sviluppi dell’indagine sono rimasti riservati.
Un’escalation che preoccupa la magistratura
Il ripetersi di questi attentati rischia di alimentare timori tra i vertici giudiziari e le istituzioni iraniane, già sotto pressione a causa del delicato equilibrio interno tra sicurezza e dissenso. Non è chiaro se gli episodi siano collegati, ma la dinamica mirata e il profilo delle vittime suggeriscono una strategia di intimidazione verso la magistratura impegnata in procedimenti sensibili.