Prendere di mira le tende degli sfollati palestinesi a Rafah è un «massacro oltre le aspettative», che richiede un intervento immediato «per fermare questi crimini». Lo ha dichiarato il portavoce della presidenza dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Nabil Abu Rudeineh, aggiungendo che questo «massacro» è «una sfida a tutte le risoluzioni internazionali», nonché alla sentenza della Corte di giustizia internazionale (Cig) che ha ordinato a Israele di fermare le operazioni a Rafah.

Il portavoce ha accusato gli Stati Uniti di «sostenere finanziariamente e politicamente l'occupazione (Israele)» e ha invocato l'intervento della comunità internazionale per far «cessare l'aggressione» poiché questi "crimini" minacciano la stabilità internazionale. Il portavoce presidenziale ha inoltre chiesto all'amministrazione statunitense di fare pressione su Israele per «fermare l'aggressione in Cisgiordania, compresa Gerusalemme, che è soggetta a una violenza continua che prende di mira i cittadini e i loro luoghi sacri musulmani e cristiani».