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PIAZZA MONTECITORIO, SIT-IN DI PROTESTA PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DEL LEADER CURDO ABDULLAH OCALAN DETENUTO DAL 1999
Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) ha annunciato il suo scioglimento dopo 40 anni di conflitto armato con la Turchia, segnando un passo significativo verso la pace nella regione. La decisione arriva dopo un appello di Abdullah Öcalan, leader del Pkk, che ha esortato alla fine del conflitto e alla riformulazione delle relazioni tra curdi e turchi.
Il processo di disarmo
Il disarmo avverrà in tre fasi e sarà supervisionato dalle Nazioni Unite. Il piano prevede la consegna delle armi in diverse aree del Kurdistan iracheno, tra cui Amediye, Duhok, Erbil e Sulaymaniyah, dove osservatori internazionali monitoreranno il processo. Questo passaggio rappresenta una rara opportunità per la regione di risolvere decenni di tensioni attraverso il dialogo e la cooperazione.
L'accoglienza della Turchia e del Kurdistan iracheno
Il governo del Kurdistan iracheno ha accolto con favore la decisione del Pkk e ha invitato il gruppo a rispettare l'appello di Öcalan, sottolineando il suo impegno per una soluzione pacifica del conflitto. Il presidente del Kurdistan iracheno, Nechirvan Barzani, ha espresso speranza che questa mossa apra la strada alla pace, ringraziando anche il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan per il suo ruolo nella ricerca di una soluzione.
La fine di un conflitto lungo 40 anni
Con il suo scioglimento, il Pkk pone fine a un conflitto che ha visto migliaia di vittime e ha contribuito a un lungo periodo di instabilità nella regione. Ora, la comunità internazionale si prepara a supportare le fasi successive del processo di pace, con la speranza che altre parti in Turchia partecipino attivamente alla costruzione di una pace duratura.