Nell’intervista al quotidiano spagnolo Abc, in cui Papa Francesco ha annunciato di aver già firmato la lettera di dimissioni in caso di malttia,  il Pontefice ha anche parlato del caso Lula e dei processi mediatici figli delle fake news. Bergoglio è apparso molto colpito dalle vicende del leader brasiliano, rieletto presidente del suo Paese dopo essere stato processato e incarcerato. «È un caso paradigmatico», ha detto il Papa.  Paradigmatico perchè «l’iter processuale è iniziato con notizie false sui media» che hanno creato «un’atmosfera che ha favorito il suo processo». «Il problema delle fake news sui leader politici e sociali è molto serio. Possono distruggere una persona», aggiunge Bergoglio.

Lula era stato condannato per corruzione passiva, ha trascorso 580 giorni in carcere e gli è stato impedito a candidarsi alle elezioni presidenziali del 2018, fino al 2021, quando la Corte Suprema ha annullato tutte le sentenze. «Non so come sia andata a finire. Non dà l’impressione che si sia trattato di un processo alla altezza», prosegue Francesco. «E a questo proposito, guardatevi da coloro che creano

l’atmosfera per un processo, qualunque esso sia. Lo fanno

attraverso i media in modo tale da influenzare coloro che devono giudicare e decidere. Un processo deve essere il più pulito possibile, con tribunali di prima classe che non abbiano altro interesse che mantenere pulita la giustizia. Questo caso in Brasile è storico, non mi occupo di politica. Sto raccontando quello che è successo».