Hong Kong è sull’orlo del precipizio. Dopo un ennesimo fine settimana, il nono, costellato da proteste e scontri di piazza, oggi la città è paralizzata da uno sciopero indetto dal cartello della protesta. BLOCCO TOTALE Aerei, treni e strade sono bloccate, una situazione tale che ha costretto la governatrice Carrie Lam a convocare una conferenza stampa in tutta fretta. Le autorità hanno dichiarato che l’ordine sarà ristabilito e che i danni provocati dalla protesta stanno creando troppi disagi agli abitanti. Per il momento la polizia ha usato gas lacrimogeni e proiettili di gomma, il numero degli arresti sale di ora in ora. La governatrice sembra così aver dato ascolto all’intervento cinese di una settimana fa che chiedeva la fine delle manifestazioni. Ma a giudicare dal successo del blocco, il muro contro muro, che ormai ha travalicato l’opposizione alla legge sull’estradizione per divenire una più generale richiesta di democrazia, non sembra placarsi. Lo sciopero cittadino va avanti, colpiti i treni dei pendolari soprattutto nelle ore di punta. Più di 100 voli sono cancellati.