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Ekrem Imamoglu, candidato sindaco di Istanbul del Partito Popolare Repubblicano (CHP)
«Non sono qui per essere giudicato, ma per essere punito». Con queste parole Ekrem Imamoglu, ex sindaco di Istanbul, si è rivolto ai giudici durante la seconda udienza del processo in cui è imputato per presunto vilipendio e minacce contro il procuratore capo della metropoli turca, Akin Gurlek, e la sua famiglia.
Una dichiarazione che sintetizza la posizione dell’ex primo cittadino, detenuto dallo scorso 19 marzo per un procedimento separato riguardante un’accusa di corruzione che ha già avuto pesanti ripercussioni politiche: pochi giorni dopo la convalida dell’arresto, Imamoglu è stato destituito dalla carica di sindaco.
Un processo politico?
L’udienza odierna, svoltasi in un clima carico di tensione politica, è stata aggiornata al prossimo 16 luglio. Ma la Procura non ha atteso per formalizzare le richieste: interdizione perpetua dai pubblici uffici e una condanna detentiva compresa tra due e sette anni.
Al fianco dell’imputato, oltre al collegio difensivo, anche il Segretario del Partito Repubblicano del Popolo (CHP), principale formazione di opposizione in Turchia. Imamoglu è infatti uno dei volti più popolari e riconosciuti del CHP, già in passato al centro di controversie per le sue posizioni critiche nei confronti del presidente Recep Tayyip Erdoğan e del sistema giudiziario turco, accusato di essere piegato a logiche politiche.
Il precedente dell’arresto per corruzione
Le accuse per corruzione che hanno portato all’arresto di Imamoglu sono ancora oggetto di contestazioni politiche e legali. L’opposizione turca denuncia un uso strumentale della giustizia per eliminare un avversario politico scomodo, in vista di future competizioni elettorali, specie dopo la vittoria simbolica di Imamoglu nelle amministrative di Istanbul del 2019, riconquistata al secondo turno dopo l’annullamento del primo per presunte irregolarità.
La vicenda giudiziaria che lo vede oggi imputato per vilipendio non fa che acuire il sospetto di una strategia di accerchiamento politico-giudiziario.
Prossime tappe
La nuova udienza prevista per il 16 luglio sarà cruciale per comprendere l’orientamento del tribunale.