Dall’alba di oggi, almeno 80 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Tra le vittime, 9 si trovavano a Gaza City. A riferirlo sono fonti mediche citate da Al Jazeera, che parlano di un numero crescente di civili ricoverati negli ospedali della Striscia.

Mentre la crisi umanitaria si aggrava, arriva una novità giudiziaria dall’Europa: il procuratore generale della Spagna, Alvaro Garcia Ortiz, ha autorizzato l’apertura di un’indagine per verificare se le azioni dell’esercito israeliano possano configurare “gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario”. L’inchiesta, richiesta lo scorso luglio dalla procuratrice Dolores Delgado, fa esplicito riferimento agli articoli del Codice penale spagnolo che disciplinano il genocidio e i crimini contro l’umanità.

Secondo il decreto della Procura, il procedimento sarà seguito dal procuratore capo del Tribunale Nazionale, Jesús Alonso, insieme a Delgado e al procuratore per la cooperazione internazionale Francisco Jiménez-Villarejo. La squadra dovrà inoltre trasmettere i documenti alla Corte Penale Internazionale (CPI) e alla Corte Internazionale di Giustizia (CIG). Il fascicolo trae origine da un rapporto della Polizia nazionale spagnola su operazioni militari israeliane considerate “potenzialmente contrarie al diritto internazionale”, in particolare per gli attacchi ai civili.

Trump contro Netanyahu: «Mi sta fregando»

In questo scenario, si inseriscono le indiscrezioni del Wall Street Journal. Secondo il quotidiano, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe confidato ai suoi collaboratori che il premier israeliano Benjamin Netanyahu “mi sta fregando”. Nonostante la frustrazione, Trump non intenderebbe rompere pubblicamente con il leader israeliano, con cui vanta uno storico rapporto politico.