La notte a Kharkiv si è trasformata ancora una volta in un susseguirsi di esplosioni, sirene e soccorsi. Le autorità ucraine hanno confermato che un massiccio attacco russo con droni ha provocato almeno 36 feriti, segnando il terzo episodio di simile intensità nella regione orientale nel giro di pochi giorni. I raid, sempre più frequenti con l’avvicinarsi dell’inverno, si concentrano sulle infrastrutture energetiche e sui quartieri residenziali, colpiti anche questa volta in più punti della città.

Secondo la polizia locale, i droni hanno danneggiato oltre dieci condomini, una scuola, un supermercato e perfino una sottostazione delle ambulanze. Tra i feriti figurano due bambini di nove e tredici anni, ai quali i medici hanno diagnosticato reazioni acute da stress dopo l’impatto delle esplosioni. Il fumo ha invaso le scale di un grattacielo, costringendo soccorritori e agenti a evacuare 48 residenti, inclusi tre minori, come riportato dalla testata pubblica Suspilne.

All’alba l’intera Ucraina è entrata in stato di allerta aerea. Da Leopoli è arrivato l’avviso del sindaco Andriy Sadovy, che ha invitato i cittadini a rifugiarsi e a non diffondere immagini o coordinate utili alle forze russe. L’esercito, intanto, ha registrato nuovi sorvoli di droni nel quadrante occidentale, a conferma di una strategia che punta a colpire la rete elettrica nazionale. Il ministero dell’Energia ha infatti segnalato interruzioni improvvise di corrente in più regioni.

Negli ultimi mesi la Russia ha intensificato i bombardamenti contro le infrastrutture del gas, dando vita a una delle campagne più aggressive dall’inizio dell’invasione del 2022. L’Ucraina teme ora un altro inverno segnato da blackout, mentre il presidente Volodymyr Zelensky è impegnato in un nuovo tour europeo per ottenere sistemi di difesa e aiuti per riparare la rete energetica.