PHOTO
Morti a Gaza
La Autorità nazionale palestinese (Anp) annuncerà a breve la creazione di un comitato temporaneo per la gestione degli affari della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il primo ministro Mohammad Mustafa durante una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty, tenuta sul lato egiziano del valico di Rafah.
Le parole del premier Mustafa
Il comitato agirà «sotto l’autorità del governo» dell’Anp e non sarà una nuova entità politica, ha precisato Mustafa: «Si tratta di una riattivazione del lavoro delle istituzioni dello Stato di Palestina e del suo governo a Gaza, in conformità con la legge e con le risoluzioni del vertice arabo e degli organismi internazionali».
Il premier ha ribadito che Gaza è parte integrante dello Stato palestinese e che l’Anp è «l’unico organo esecutivo autorizzato a gestire gli affari della Striscia». Mustafa ha inoltre confermato la collaborazione con l’Egitto per preparare al più presto una conferenza sulla ricostruzione di Gaza.
La denuncia di Amnesty
Intanto, Amnesty International ha diffuso un comunicato in cui denuncia la drammatica situazione umanitaria nella Striscia. «Le testimonianze raccolte tra sfollati e medici che curano bambini malnutriti rappresentano un feroce atto d’accusa verso un sistema internazionale che da decenni autorizza Israele a tormentare i palestinesi nell’impunità», ha dichiarato Erika Guevara Rosas, alta direttrice delle ricerche di Amnesty.
L’organizzazione ha chiesto «l’immediata e incondizionata fine del blocco e un cessate il fuoco duraturo», denunciando gli effetti devastanti delle politiche israeliane: «La fame di massa è ormai una realtà cupa. L’impatto del blocco e del genocidio in corso è catastrofico, soprattutto per bambini, disabili, anziani e donne in gravidanza».
Amnesty ha sottolineato che la crisi umanitaria non può essere risolta «semplicemente aumentando il numero dei camion di aiuti o ripristinando i lanci aerei», giudicati «spettacolari quanto inutili e pericolosi».