Risuona forte la voce di Camilo Castro, il cittadino francese rimasto quattro mesi dietro le sbarre del carcere venezuelano di El Rodeo, lo stesso in cui da un anno è detenuto il cooperante italiano Alberto Trentini. Il suo ritorno in patria segna un nuovo successo diplomatico per Parigi, ma riaccende i riflettori su un sistema carcerario utilizzato dal regime di Nicolás Maduro come leva negoziale nelle relazioni internazionali.

Atterrato a Orly, Castro ha dedicato ai familiari e ai diplomatici solo frasi di umanità e sollievo: «Che tutti gli esseri vivano in pace, liberi da sofferenza». Una liberazione accolta con soddisfazione dal presidente Emmanuel Macron, che su X ha rivendicato la determinazione della diplomazia francese: «Avanziamo silenziosamente ma sempre con decisione: così proteggiamo i nostri». Il ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot ha riferito che Castro ha ringraziato personalmente il governo per il lavoro svolto.

Chi è Camillo Castro

Castro, insegnante di yoga originario di Tolosa, era stato fermato a giugno dopo essere entrato in Venezuela dalla Colombia, dove stava rinnovando il visto con l’obiettivo di stabilirsi in maniera definitiva. Il carcere di El Rodeo, secondo diverse organizzazioni internazionali, è noto per essere una struttura in cui Caracas trattiene cittadini stranieri da utilizzare come pedine diplomatiche. È lo stesso istituto in cui resta recluso Alberto Trentini, cooperante italiano la cui vicenda continua a destare preoccupazione a Roma. La liberazione di Castro arriva in un momento delicato per il governo venezuelano. La Casa Bianca ha intensificato la pressione su Caracas: briefing ad alto livello tra Pentagono e apparato di sicurezza, attacchi mirati a imbarcazioni sospettate di traffico di droga, portaerei G. Ford dispiegata nel Mar dei Caraibi. Interpellato dai giornalisti, il presidente Donald Trump ha lasciato intendere che «una decisione è già stata presa», senza chiarire la natura dell’eventuale intervento.

L’appello di Maduro e il messaggio simbolico di “Imagine”

Dal palco di un comizio, Maduro ha replicato con toni concilianti ma fermi, intonando “Imagine” di John Lennon e invitando i sostenitori a «fare tutto il possibile per la pace». «Non ci lasceremo intimidire», ha dichiarato, promettendo che il Venezuela non cederà a pressioni esterne.

Mentre Castro ritrova la libertà, la sorte di Alberto Trentini resta un nodo aperto. L’assenza di novità ufficiali alimenta la preoccupazione della famiglia e della comunità internazionale, che chiede maggiore trasparenza sul regime detentivo venezuelano e sulle accuse rivolte al cooperante italiano.