Il 62% dei suicidi in carcere avvengono nei primi sei mesi di detenzione. È il dato 2022 - 49 persone che si sono tolte la vita nella fase ’inzialè della detenzione su 79 in totale nei primi 11 mesi dell’anno - che emerge dalle anticipazioni di uno studio sui suicidi in carcere negli ultimi 10 anni condotto dal Garante nazionale delle persone private della libertà. Di questi, 21 detenuti si sono tolti la vita nei primi tre mesi dall’ingresso in Istituto e 15 nei primi 10 giorni, 9 dei quali addirittura entro le prime 24 ore dall’ingresso. Significa circa un suicidio su cinque si verifica nei primi dieci giorni dall’ingresso nel carcere Inoltre, fra le 79 persone suicidatesi 5 avrebbero completato la pena entro l’anno in corso, 39 avevano una pena residua inferiore a 3 anni; solo 4 avevano una pena residua superiore ai 3 anni e una soltanto aveva una pena residua superiore ai 10 anni. Un picco si è registrato nel mese di agosto, quando in carcere gran parte delle attività si fermano, con ben 17 casi. Numeri che «a dispetto di quanto ci si potrebbe aspettare», commenta il Garante nazionale dei detenuti, dimostrano come «le condizioni della vita detentiva o la durata della pena ancora da scontare o della carcerazione preventiva spesso non sembrano risultare determinanti nella scelta di una persona detenuta di togliersi la vita». «In questi casi - prosegue - sembra piuttosto che lo stigma percepito dell’essere approdati in carcere costituisca l’elemento cruciale che spinga al gesto estremo».