La sua nomina alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, deliberata nel 2015, era stata annullata dal Consiglio di Stato, che aveva accolto il ricorso di Paolo Itri, pm a Napoli. Di recente il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha confermato la scelta e, a maggioranza (con 12 voti a favore) ha rinominato Cesare Sirignano sostituto procuratore della Dna, rimotivando la delibera alla luce dei rilievi della sentenza di Palazzo Spada e ritenendolo prevalente, sulla base di un giudizio «ora per allora». La delibera rappresenta una riedizione del potere del Csm dopo l’annullamento. Sirignano, già sostituto presso la Dna, era stato trasferito alla procura di Napoli Nord, a seguito di un procedimento per incompatibilità ambientale, delibera di trasferimento impugnata dal pm e oggetto di giudizio amministrativo, vicenda estranea alla decisione di oggi. La delibera lascia fermi gli effetti del trasferimento, e Sirignano non è riassegnato alla Dna. Bisognerà attendere infatti l'eventuale ricorso di Sirignano al Consiglio di Stato.